Quindicimila persone senza il 118, uno scontro legale frena i soccorsi nel Sassarese

Stop al servizio 118 a Sorso.

Da oltre un mese, il servizio 118 è interrotto nel comune di Sorso a causa di una disputa legale che impedisce il regolare funzionamento dell’assistenza sanitaria d’urgenza. La protesta dei soccorritori, privati del rimborso previsto per legge da 7 mesi, ha innescato una serie di eventi che hanno portato al blocco del servizio senza una soluzione immediata in vista.

La controversia ruota attorno alla presidenza dell’associazione Soccorso Sant’Anna, responsabile del servizio 118 nell’area. Mentre la presidente Monica Loi, erede del fondatore dell’organizzazione, rivendica la sua legittimità, il nuovo presidente Paolo Azzena contesta il suo ruolo, dando vita a una disputa giuridica complicata. L’Areus, Azienda regionale per l’emergenza e urgenza Sardegna, riconosce Loi come legittima presidente, mentre il Runts, Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, attribuisce tale ruolo ad Azzena.

Il sindaco Fabrizio Demelas si è attivato immediatamente per rispondere alla necessità di ripristinare il servizio 118, garantendo un’assistenza 24 ore su 24 nel territorio romangino. Tuttavia, l’Areus ha provveduto alla sospensione della convenzione. “Se richiesto, siamo pronti a intervenire senza indugi, fornendo assistenza 24 ore su 24 nel territorio di Sorso. Almeno provvisoriamente – fa sapere Federico Pintus, presidente della Croce Blu Sassari -. Restiamo in attesa di una dichiarazione di interesse da parte dell’Areus”.

A Sorso è evidente l’importanza del servizio 118. Il mese scorso, un uomo aveva subito un arresto cardiaco e i soccorritori del 118 erano stati allertati da Sennori, ma purtroppo non c’era più nulla da fare. Un altro caso riguarda la donna morta nell’esplosione dello scorso sabato, con l’ambulanza di base arrivata da Porto Torres.

Le ambulanze del Soccorso Sant’Anna hanno iniziato il servizio 24 ore su 24 nell’ottobre 2019, riportando in attività il servizio dopo una sospensione decennale. Ciò è avvenuto in seguito a un bando rapido del Comune di Sorso, che aveva messo a disposizione i locali dell’ex Siol del quartiere Sant’Anna, supportato dalla delibera dell’Areus che aveva creato la nuova postazione. Per sostenere questa iniziativa, è stata necessaria una spesa considerevole, ammontante a 60mila euro, destinata a coprire i costi della convenzione.

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