Ritorno a scuola per gli studenti di Sassari e provincia
La provincia di Sassari si prepara ad affrontare il nuovo anno scolastico, gli studenti tornano a scuola in generale il 12 settembre. Ma le singole scuole possono modificare questa data. Quest’anno, tuttavia, si registrerà un significativo calo di iscritti: 5.515 studenti in meno rispetto all’anno precedente, effetto diretto della denatalità. Complessivamente, gli alunni nelle scuole sarde saranno 176.667, a fronte dei 182.182 del 2023.
Nuove misure e riforme
Tra le principali novità, il divieto di utilizzo degli smartphone in classe fino alla scuola media, eccetto casi specifici legati a disabilità o disturbi dell’apprendimento. Inoltre, la figura del docente tutor e orientatore, già introdotta nei licei e istituti professionali, verrà estesa anche alle scuole medie. Importanti cambiamenti riguardano anche il voto in condotta. Gli studenti che riceveranno un 6 dovranno sostenere un esame di recupero in educazione civica, mentre chi otterrà un 5 sarà rimandato. Le sospensioni fino a due giorni prevederanno la partecipazione a attività di riflessione, mentre per quelle più lunghe si dovrà svolgere attività di cittadinanza solidale.
Sul fronte della sicurezza del personale scolastico, sono state introdotte sanzioni più severe per chiunque aggredisca membri del corpo docente o del personale: le multe potranno variare da 500 a 10mila euro, e sarà possibile richiedere risarcimenti per danni. Inoltre, verrà istituito un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico per monitorare e prevenire tali episodi.
Riforma tecnico-professionale
Un’altra importante novità riguarda la riforma dell’istruzione tecnico-professionale. Il nuovo modello 4+2 prevede quattro anni di studi seguiti da due negli ITS Academy, al fine di collegare meglio il mondo dell’istruzione a quello del lavoro. I nuovi campus integreranno istituti tecnici, ITS e centri di formazione professionale, creando un legame più diretto con le aziende e le richieste del mercato.
Vacanze scolastiche
Le date delle vacanze scolastiche sono confermate: il 1° novembre per Ognissanti, l’8 dicembre per l’Immacolata, dal 23 dicembre al 6 gennaio per le festività natalizie, e dal 17 al 21 aprile per la Pasqua. La scuola terminerà il 7 giugno. Nonostante le riforme e le novità, la ripresa scolastica non sarà priva di difficoltà.
Le voci della scuola dalla provincia di Sassari
“L’inizio dell’anno scolastico è accompagnato da polemiche sul posticipo delle lezioni a causa del caldo eccessivo, un problema che si ripete da maggio – commenta Alessandra Pinna, dirigente scolastica dell’IC Badesi -. Le difficoltà non riguardano solo le temperature, ma anche l’accorpamento di scuole distanti che complica la gestione organizzativa, aggravata da risorse limitate e personale condiviso tra più istituti.
L’Istituto Comprensivo di Badesi, che include quattro comuni e circa 700 alunni, affronta sfide legate alla multiculturalità, con numerosi alunni stranieri, e alla mancanza di spazi adeguati. Nonostante la diversità rappresenti una ricchezza richiede un maggiore sforzo da parte del personale, per il quale è stato richiesto un finanziamento destinato a supporto psicologico e mediazione culturale”.
“Inoltre, la scuola si confronta con il problema della dispersione scolastica, in particolare nella scuola secondaria di primo grado, dove molti alunni presentano situazioni di disagio economico e sociale. Grazie a progetti finanziati dal PNRR, sono state attivate iniziative per colmare le lacune educative e motivare gli studenti”. La dirigente conclude –“auspico una maggiore collaborazione tra scuola, enti locali e famiglie per garantire un ambiente inclusivo che permetta a tutti gli studenti di raggiungere il successo formativo, attraverso un impegno collettivo e un orientamento continuo”.
“A partire da quest’anno scolastico, l’istituto avrà una nuova denominazione: Istituto comprensivo Castelsardo – Osilo – commenta Elvira Decortes, vicepreside dell’istituto comprensivo “Eleonora d’Arborea” di Castelsardo -. Questo è dovuto alle linee sul dimensionamento scolastico approvate nella Legge di bilancio 197 del 2022, che hanno delineato nuove realtà scolastiche. Le regioni hanno provveduto per l’A.S. 2024 – 25 al dimensionamento della rete scolastica. Il nuovo Istituto dimensionato dopo anni di reggenza conta attualmente 834 alunni e ingloba i plessi dell’I.C. Osilo – Nulvi”.
“Interessante notare che l’istituto comprende paesi morfologicamente e geograficamente diversi: montagna, mare e collina convivono e condividono la medesima istituzione scolastica. Siamo convinti che questa sia un’ottima opportunità di confronto, di stimolo e di crescita per gli alunni che lo frequentano, nonché per i docenti, che avranno occasione di conoscere e di confrontare le diverse realtà sociali e geografiche e di condividere esperienze formazione e di studio in un confronto attivo e partecipe di tutte le componenti. Il nuovo istituto è destinato a progredire e si lavorerà in un’ottica di continuità, di rinnovo e di sviluppo, ma soprattutto di condivisione del percorso formativo”.
“Faccio un augurio a tutti gli alunni che stanno iniziando l’anno scolastico – dice il sindaco di Osilo, Giovanni Ligios -. Auspico che il 2025 possa portare a una migliore pianificazione regionale per evitare ulteriori perdite di autonomie scolastiche e migliorare la gestione delle scuole sul territorio”.
L’assessora regionale
Anche l’assessora alla Pubblica Istruzione della Regione Sardegna, Ilaria Portas, in una lettera di augurio per l’inizio del nuovo anno scolastico, rivolto a studenti, genitori, docenti e personale scolastico, esprime l’emozione e la responsabilità per il suo ruolo. “Riconosco le sfide del sistema educativo, in particolare i cambiamenti climatici e la necessità di aggiornare le infrastrutture e i programmi scolastici. Tuttavia, voglio rassicurare che l’istruzione è una priorità per il governo regionale, siamo impegnati a investire risorse per migliorare la qualità della vita scolastica e ridurre la dispersione scolastica. Voglio sottolineare anche l’importanza di redigere una Legge regionale sull’istruzione, strumento che in Sardegna manca dal 1984, necessaria per affrontare le specificità del territorio. L’augurio finale è per un percorso di studi che sia fonte di soddisfazione e crescita personale, ma anche di contributo alla comunità”.