Senzatetto muore in macchina vegliato dal suo cane, dramma a Sassari

Antonio Marras è scomparso in solitudine a Sassari a pochi giorni da Natale.

Stamattina, a Ottava, frazione di Sassari, la polizia ha rinvenuto il corpo senza vita di Antonio Marras. Settantaquattro anni, originario di Sennori, da tempo la sua casa era un’auto: niente letto, niente stanze, solo la lamiera a fargli da riparo. Accanto a lui, immobile, c’era Napoleone, il suo fedele compagno a quattro zampe di dieci anni. Il cane, regolarmente microchippato, è rimasto a vegliare il padrone fino all’ultimo, quasi a voler onorare con la sua silenziosa presenza le tante battaglie affrontate insieme in una vita di stenti.

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La scena racconta una solitudine pura, a pochi giorni di Natale. Non pretende spiegazioni. Non richiede giudizi. Mostra tutto con pochi dettagli essenziali: un uomo ai margini della società, un animale che non lo abbandona, un legame che persiste quando tutto il resto cade. Nella borgata, il silenzio pesa più del traffico, più delle parole.

Il cane ora si trova in una struttura in città. Chi lo accudisce parla con cautela: ”Speriamo che pian piano inizi a reagire e a fidarsi di spazi e persone”, raccontano. Le parole restano così, semplici. Non servono aggiunte. Solo ascolto.

Ha ricominciato a bere. Il dolore non fa rumore, si deposita negli occhi e nel corpo. Sui social è partita una richiesta concreta: ”Ha bisogno urgente di una toelettatura. Se qualcuno può darci una mano a fargli un bagnetto, sarebbe un grande aiuto”.

Questa vicenda parla a tutta la città. Racconta le fragilità invisibili, chi vive ai margini e chi resta fedele fino all’ultimo. Parla di solitudine vera, quella che non fa notizia finché non diventa tragedia.

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