I commercianti lanciano l’allarme sull’emergenza siccità a Sassari.
La provincia di Sassari si trova ad affrontare una vera e propria emergenza idrica a causa della siccità. Nei bacini del Bidighinzu e del Temo i livelli dell’acqua sono crollati drasticamente, come confermato da Abbanoa, costringendo il gestore a mettere in atto un piano di razionamento nelle zone del nord-ovest dell’isola. Le misure prevedono chiusure notturne, interruzioni a giorni alterni e l’attivazione di autobotti per le utenze più vulnerabili. Se da un lato la siccità e le variazioni climatiche aggravano la situazione, dall’altro emergono criticità strutturali e progettuali del sistema idrico, ancora incapace di garantire un servizio stabile e continuativo.
L’intervento di Confesercenti Sassari.
Sul fronte delle imprese, interviene Confesercenti Sassari. Il presidente provinciale, Giuseppe Boccia, sottolinea l’urgenza di interventi per evitare che la carenza d’acqua comprometta le attività economiche: “Le restrizioni evidenziano come l’erogazione dell’acqua potabile sia al momento soggetta a vincoli drastici, con conseguenze sociali, economiche e ambientali importanti. Lo scarso utilizzo delle fonti naturali, voluto negli anni dai vertici di Abbanoa, la carenza di collegamenti tra i bacini e una progettualità insufficiente ricadono oggi su cittadini e imprese, che hanno poche possibilità di intervento in questa situazione. Le attività economiche, in particolare quelle della ristorazione, dell’accoglienza e dei servizi, si trovano talvolta costrette a rinunciare ad aprire al pubblico. A queste difficoltà si sommano le criticità strutturali nella pianificazione e nella realizzazione degli interventi da parte di Abbanoa, rendendo evidente la fragilità complessiva del sistema idrico”.
Anni fa nel Consiglio regionale era stato messo in luce come, a settembre 2019, circa il 90% dei fondi destinati agli investimenti per il servizio idrico integrato affidati ad Abbanoa, tra cui risorse CIPE e del piano regionale infrastrutture, risultasse ancora inutilizzato. Gran parte dei progetti previsti, circa 160 opere per oltre 357 milioni di euro, rimaneva ferma nelle varie fasi di progettazione: solo il 10% era in fase di predisposizione degli incarichi, il 21% in fase preliminare, il 30% in progettazione definitiva e il 38% in fase esecutiva. I tempi medi stimati per il completamento dei vari step erano di 4,7 anni per la progettazione preliminare, 6,8 anni per quella definitiva e 6,9 anni per quella esecutiva. Secondo Abbanoa, una parte dei ritardi deriverebbe dalla carenza di personale qualificato, stimata intorno al 30%, mentre un ulteriore 25% sarebbe imputabile a problemi di qualità progettuale.
L’emergenza siccità coinvolge anche i b&b di Sassari.
“Gestendo un B&B, so quanto l’acqua sia fondamentale per il lavoro quotidiano – afferma Federico Melia, titolare di Albore Guest House -. Lavorare a giorni alterni senza garanzia di approvvigionamento è impensabile, anche se dispongo di una riserva idrica. Questa situazione crea enormi disagi e rischia di avere conseguenze economiche rilevanti. Chiedo a chi di dovere di intervenire prontamente e fare la propria parte, così da garantire continuità e sicurezza sia per noi gestori sia per gli ospiti, evitando che problemi evitabili compromettano l’attività e il servizio che offriamo”.
La crisi dipende non solo dalle scarse piogge registrate nel periodo passato, ma anche da fattori strutturali e gestionali. La Sardegna presenta una peculiare fragilità idrica. Circa il 75% dell’acqua potabile proviene da risorse superficiali, come bacini artificiali, ben al di sopra della media nazionale, rendendo l’intero sistema particolarmente vulnerabile alla siccità e alle variazioni climatiche. In questo contesto, una rete infrastrutturale vetusta, estesa su migliaia di chilometri, richiede progettazione, manutenzione e investimenti significativi. Fattori che attualmente sono inesistenti.
La rabbia dei parrucchieri.
“Come parrucchiere, la mancanza di acqua alternata un giorno sì e uno no rappresenta per me un problema serio – afferma Luca Carta, titolare di Loud parrucchieri -. Non so se questa situazione riguardi anche questo quartiere, ma è evidente che si tratta di un danno grave per tutta la nostra categoria. Senza acqua è impossibile lavorare, rispettare le norme igieniche e garantire un servizio adeguato ai clienti, e questo rischia di penalizzare fortemente tutti noi”.
Alla luce dei dati e delle criticità emerse, Confesercenti Sassari ritiene prioritario che la politica regionale individui interventi mirati per accelerare la progettazione e la realizzazione delle opere idriche, riducendo i tempi morti e assicurando competenze adeguate. L’efficientamento della rete, più volte annunciato, è considerato cruciale per ridurre gli sprechi, incrementare le fonti di approvvigionamento, favorire trivellazioni e il riuso delle acque, nonché potenziare le interconnessioni tra i bacini. Secondo l’associazione, tali misure sarebbero fondamentali non solo per garantire l’efficienza del sistema idrico in periodi critici come quello attuale, ma anche per tutelare cittadini e imprese, che subiscono i costi elevati dell’acqua e dei servizi correlati, oltre ai disagi derivanti dalle frequenti carenze idriche.