C’è anche un’intervista alla Nuova Sardegna tra le contestazioni a Ranucci
Procedimento disciplinare della Rai contro Sigfrido Ranucci di Report, tra i motivi anche un’intervista rilasciata alla Nuova Sardegna. Ad annunciare le mosse dell’azienda nei suoi confronti è il giornalista romano che dal 2017 ha preso il timone del programma da Milena Gabanelli.
La contestazione della Rai
“Risulta che in data 6 maggio 2025 Lei abbia partecipato alla trasmissione *Otto e mezzo” in onda su “La 7”, ospite di Lilli Gruber – si legge -. Risulta ancora che il 7 maggio 2025 sia stato pubblicato, sul quotidiano “La Nuova Sardegna”, un articolo di Alessandro Pirina dal titolo “E’ diminuita la libertà di stampa, ma anche la gente che si informa” contenente un’intervista da Lei rilasciata al predetto giornalista”. C’è poi una telefonata a Piazza Pulita di aprile e la presentazione del suo libro a maggio a Mestre. “Al riguardo rileviamo come tali Sue iniziative siano avvenute in assenza della necessaria autorizzazione aziendale”, attacca la Rai
La risposta di Ranucci
“Dopo 27 anni di Rai ho vinto un procedimento disciplinare“, annuncia sui social Sigfrido Ranucci.
“Ieri sono stato convocato dal mio direttore Paolo Corsini, pensavo che mi rassicurasse sul fatto che le puntate di Report non verranno tagliate e che i compensi della mia squadra fossero salvi, anche solo per gratitudine per la qualità del lavoro svolto. Pensavo anche che mi avesse convocato per dire bravo a me e la squadra visto che ieri è uscito l’indice Qualitel, il sondaggio che la Rai è obbligata a fare in ottemperanza del contratto di servizio pubblico, e dove risulta che Report è il programma d’informazione più gradito. Invece no. Era semplicemente un provvedimento disciplinare a firma dell’ Ad Giampaolo Rossi, e del direttore delle Risorse Umane, Felice Ventura“.
“Mi accusano di aver partecipato alla trasmissione della Gruber il 6 maggio, senza essere stato autorizzato. Fatto non vero perché ero stato autorizzato dallo stesso Corsini telefonicamente per lanciare la seconda parte della stagione di Report. Poi di aver presentato il mio libro a #Mestre, e di aver rilasciato un’intervista dove parlavo della minore libertà di stampa in Italia e del fatto che la gente si informava di meno. Non si riferiva alla Rai ma al mio libro “La Scelta” edito da Bompiani. Poi mi si accusa di aver partecipato con una telefonata a Piazza Pulita per difendere Report e il collega Giorgio Mottola dalle accuse di manipolazione”.
“Se devo prendermi un provvedimento per aver promosso e difeso la squadra e un marchio storico della Rai come Report, tutelato la libertà di stampa, lo accetto con orgoglio. Oltretutto arriva dopo le interrogazioni di Fi sull’inchiesta su Mori e la commissione Antimafia, e la denuncia di Fazzolari per la puntata su Mediobanca”.