Le siringhe invadono Santa Maria di Pisa, paura per il ritorno al passato

Le siringhe alla fermata di Santa Maria di Pisa a Sassari.

La presenza dei tossicodipendenti alla fermata ferroviaria di Santa Maria di Pisa, a Sassari, è diventata una costante. Così come le proteste dei residenti che, puntualmente, lamentano l’assenza di controllo da parte delle forze dell’ordine. A dar manforte alle lamentele ci sono anche i pendolari, che sono impossibilitati a sedersi nelle panchine dove si trovano numerose siringhe.

Gli interventi di pulizia.

Più volte il settore Ambiente, coordinato dall’assessore Antonello Sassu, è intervenuto per ripulire l’area. Pochi giorni dopo, tuttavia, la situazione è ritornata come prima, se non in peggio. Ai lati delle fermate, infatti, si trova di tutto. Dalle bottiglie di birra in vetro alle lattine, dalle cartacce alle buste di spazzatura. Una situazione che va avanti da anni e che non trova la giusta attenzione. A partire dal comitato di quartiere, evidentemente impegnato alla ricerca di rami caduti.

La protesta dei residenti.

“Siamo abituati, non contiamo niente – afferma una residente -. Mio figlio spesso si reca alla fermata della metropolitana di superficie e talvolta viene importunato dagli spacciatori che chiedono, con insistenza, qualche spicciolo. Ci siamo rivolti a tutti, dalle forze dell’ordine ai politici. E nessuno si è mosso, si ricordano di noi soltanto per le elezioni“.

Le reti metalliche.

A maggio 2021, in seguito alle lamentele dei residenti, l’area era stata transennata da due grosse reti metalliche e sottoposta a videosorveglianza. Una misura necessaria per individuare e reprimere possibili spacciatori. Nei giorni seguenti si erano moltiplicate, nel quartiere, le ronde delle forze dell’ordine. Poi più niente.

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