Ragazzi accoltellati, Sorso e Sennori uniti contro l’odio: “Collaboriamo insieme”

Festa San Giovanni Battista Sennori

​Sindaci di Sorso e Sennori condannano la violenta rissa. ​ ​ ​ ​ ​ ​​ ​ ​ ​​ ​ ​ ​

Dopo la violenta rissa nella notte tra il 28 giugno a Sennori, il sindaco con quello di Sorso intervengono con un comunicato congiunto per condannare con fermezza ogni forma di violenza e riaffermare la coesione tra le due comunità della Romangia. Un messaggio chiaro di responsabilità istituzionale, solidarietà reciproca e fiducia nei valori condivisi, volto a rafforzare il senso di unità e a respingere ogni tentativo di divisione.

”In merito ai gravi fatti accaduti nella notte tra sabato 28 e domenica 29 giugno scorsi a Sennori – dichiarano i primi cittadini, Fabrizio Demelas e Nicola Sassu – che hanno coinvolto gruppi di giovani di entrambe le nostre due comunità, come Sindaci di Sorso e Sennori intendiamo esprimere pubblicamente la nostra posizione congiunta, nella piena consapevolezza delle nostre responsabilità istituzionali, nel solco del profondo rispetto che entrambi nutriamo nei confronti della comunità che l’altro rappresenta e in coerenza con la concreta collaborazione istituzionale tra le nostre due amministrazioni, espressione di relazioni ispirate da principi di lealtà, amicizia e visione comune”.

I sindaci sottolineano che le due comunità, pur essendo custodi ciascuna del proprio patrimonio identitario, intrecciano da sempre tra loro forti legami storici, culturali, economici e familiari, che non possono in alcun modo essere messi in discussione da atti di violenza di pochi soggetti isolati, deviati e criminali. ”I rapporti tra le due comunità non sono, né lo saranno mai, improntati allo scontro, bensì, al contrario – ribadiscono i sindaci – sono basati su una solidarietà autentica che trova fondamento nelle relazioni quotidiane tra i membri dell’una e dell’altra comunità che vivono fianco a fianco da generazioni”.

Sorso e Sennori non sono due realtà contrapposte – ci tengono a sottolineare Sassu e Demelas – ma due volti di uno stesso territorio omogeneo, quello della Romangia: una terra che sta crescendo, collabora e si stringe attorno ai valori più nobili propri di entrambi ogni volta che si presenta una sfida da affrontare insieme”.

I sindaci di Sorso e Sennori hanno dichiarato che l’episodio di violenza che ha coinvolto alcuni giovani non è solo grave e inaccettabile: ”è anche completamente estraneo allo spirito pacifico, solidale e costruttivo che caratterizza le nostre comunità e non troverà mai spazio nella visione di futuro che quotidianamente costruiamo assieme con il contributo sano e responsabile della stragrande maggioranza dei nostri concittadini”.

”Con riferimento, infine, all’ipotesi di annullare i prossimi eventi di pubblico spettacolo per timore di ritorsioni, esprimiamo la nostra netta contrarietà a ogni scelta che possa apparire come una resa. – prosegue la nota dei due primi cittadini –. Sospendere eventi di partecipazione e condivisione significherebbe consegnare la nostra società alla paura, alimentando proprio quella logica di isolamento e violenza che le Istituzioni devono contrastare con fermezza. Siamo fermamente convinti che una scelta in tal senso equivarrebbe a un gesto di debolezza da parte delle Istituzioni e non risolverebbe comunque il problema. Una rinuncia non solo inaccettabile, ma contraria al dovere che abbiamo di garantire la vivibilità, la socialità, la libertà e la sicurezza dei nostri territori”.

Sassu e Demelas esprimono la loro vicinanza sia umanamente che istituzionalmente alle famiglie e le persone coinvolte nella violenta aggresione e ribadiscono l’impegno di presidiare la legalità, tutelare la serenità dei cittadini, per costruire una Romangia fondata sul rispetto, sulla cultura e sulla non violenza.
”Con piena fiducia nell’operato delle Forze dell’Ordine e della Magistratura – concludono – continueremo a sostenere ogni azione utile all’individuazione dei responsabili e a garantire che i nostri territori restino luoghi di convivenza pacifica, di partecipazione e di bellezza condivisa. Sorso e Sennori non si piegano. Sorso e Sennori rispondono insieme, con dignità e unità”.

Condividi l'articolo