Un container di frutta spiaggiato sulla costa di Sassari

Il relitto recuperato a Sassari.

Nella giornata di ieri si sono concluse positivamente le operazioni di recupero di un container refrigerato, spiaggiato da diversi mesi presso la costa di Sassari in località Torre di Bantine Sale.

Il relitto, perso accidentalmente da una nave portacontainer facente capo alla flotta Africa Express Line, con sede nella contea inglese del Kent, è stato trasportato dalle correnti eccezionali che si abbatterono sulla costa Nord-Occidentale della Sardegna nel febbraio 2021 e per molto tempo la sua rimozione dall’ambiente marino-costiero ha costituito una sfida per tutte le amministrazioni coinvolte, a cominciare dal Comune di Sassari, sul quale gravava la responsabilità, non essendo stato inizialmente individuato il soggetto cui imputare la perdita del container, di provvedere a smaltire l’ingombrante rifiuto sostenendo i relativi oneri anche economici.

Determinante è stata la sinergia con l’ufficio circondariale marittimo di Alghero che attraverso una minuziosa ed impegnativa attività di ricerca partendo dall’unico dato a disposizione, vale a dire i codici alfanumerici presenti sul rottame, è riuscito a risalire ai responsabili della spedizione e ad identificare la Società armatrice dell’unità navale sul quale il container era stato imbarcato.

Si tratta di un’impresa specializzata nella movimentazione e nel trasporto di carichi di frutta fresca deperibile in container refrigerati che gestisce due servizi di spedizione settimanali sulla rotta Europa-Africa con attraversamento del Mar Mediterraneo occidentale e scalo anche nel porto di Vado Ligure (Savona). La ricostruzione della navigazione svolta, messa a sistema con l’evento di “straordinario” spiaggiamento di mele e parti di container refrigerato risalente al 13 febbraio 2021 e documentato dalle più importanti testate giornalistiche regionali, ha permesso di avvalorato l’indagine dell’autorità marittima.

Posta di fronte alla propria responsabilità dalla Guardia costiera algherese, la società armatrice si è fatta parte attiva, valorizzando il principio del “chi inquina paga” consacrato anche nel Trattato fondamentale dell’Unione Europea e ha proceduto a farsi carico delle non semplici operazioni di rimozione del container spiaggiato. Le stesse sono state affidate all’agenzia marittima D. D. Service con sede a Cagliari che, avvalendosi delle società “Marc Sub Service” di Santa Teresa di Gallura e “Star Work Sky” di Alghero, vi ha provveduto a mezzo elicottero, completando l’opera con il successivo smaltimento, sotto lo sguardo vigile del personale del Circomare della Riviera dei Coralli.

Il comandante della Guardia Costiera di Alghero, Giuseppe Tomai, nel sottolineare l’efficacia della sinergica collaborazione a tutela dell’ecosistema con l’ufficio Ambiente dell’amministrazione comunale di Sassari, invita gli utenti del mare a segnalare immediatamente qualsivoglia problematica anche di natura ambientale, al fine di consentire la più tempestiva risposta istituzionale.

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