Il nuovo incidente probatorio a Sassari.
È stato ascoltato di nuovo davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i Minorenni di Sassari il giovane supertestimone dell’omicidio di Mario Sedda, il poeta di strada trovato senza vita nei campi all’ingresso di Porto Torres il primo aprile 2021.
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Il testimone, accompagnato dal proprio legale, ha ribadito nel corso dell’incidente probatorio i contenuti delle dichiarazioni rese ai carabinieri e ai pubblici ministeri che, nei mesi scorsi, avevano portato all’arresto di Emanuele Sircana, oggi ventenne, detenuto nel carcere minorile di Quartucciu.
Durante l’esame il testimone ha raccontato ancora una volta le circostanze della presunta confessione che Sircana gli avrebbe fatto subito dopo il delitto, precisando di non ricordare alcuni dettagli sull’uso di sostanze acide sul corpo della vittima. L’udienza, considerata dagli inquirenti un passaggio decisivo per “cristallizzare” le dichiarazioni in vista del processo, si è svolta in un clima di grande tensione.
Le contraddizioni evidenziate in aula.
Il pubblico ministero ha chiesto chiarimenti su alcuni punti della testimonianza, in particolare sulle differenze emerse rispetto alle prime dichiarazioni rese ai carabinieri. La difesa di Sircana ha sottolineato la presenza di contraddizioni e incertezze. Evidenziando che il testimone avrebbe in parte modificato la propria versione dei fatti. Secondo la linea difensiva, non sarebbero emersi elementi che possano far pensare a intimidazioni o pressioni nei confronti del testimone. Che aveva riferito di temere ritorsioni dopo aver collaborato con gli inquirenti.
Un’inchiesta ancora aperta.
Nel frattempo, i Ris di Cagliari continuano gli accertamenti sui vestiti indossati da Sedda la notte del delitto, nella speranza di individuare nuovi elementi utili alla ricostruzione della dinamica. L’inchiesta sulla morte del poeta di strada resta complessa. Come scrive La Nuova Sardegna, nei primi mesi era stato iscritto nel registro degli indagati anche il supertestimone. Ma poi la sua posizione è stata archiviata insieme a quella di altri sospettati, decisione contro la quale la parte civile ha presentato ricorso.