Terminal crociere di Porto Torres, futuro incerto: completamento o demolizione?

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Terminal Crociere di Porto Torres, un’incompiuta da vent’anni al centro del dibattito.

Il terminal crociere di Porto Torres, finanziato circa vent’anni fa, continua a rappresentare una delle incompiute più longeve del porto commerciale. L’opera, mai entrata in funzione, è oggi in condizioni di forte degrado. L’area in cui sorge, collocata tra la città e il porto, è diventata un problema anche per la viabilità e la sicurezza della zona.

L’intervento del sindaco e le sollecitazioni agli enti

Il sindaco Massimo Mulas ha più volte richiamato l’attenzione del Provveditorato interregionale delle opere pubbliche, chiedendo un’accelerata per arrivare a una decisione definitiva. Negli ultimi mesi, la questione è stata affrontata anche con lo staff parlamentare del deputato Salvatore Deidda, presidente della Commissione Trasporti della Camera, nel tentativo di ottenere certezze sui tempi e sulle risorse necessarie.

Struttura vandalizzata e costi in crescita

Il quadro che emerge dai sopralluoghi è critico: gli impianti interni, tra cui quelli di raffreddamento e riscaldamento, sono stati vandalizzati e saccheggiati. Per ripristinarli occorrerebbero risorse ingenti. Secondo Mulas, mentre tre anni fa sarebbero bastati fondi limitati, oggi il costo per completare il terminal è decisamente più elevato.

Tra completamento e demolizione

Come scrive La Nuova Sardegna, l’amministrazione comunale evidenzia due possibili scenari: la conclusione dei lavori o la demolizione della struttura. In entrambi i casi, resta il problema della gestione futura. Se completato, bisognerebbe individuare chi dovrebbe farsene carico: il Comune, che già gestisce la stazione marittima, o l’Autorità di sistema portuale. Il sindaco sottolinea come Il terminal crociere di Porto Torres sia nato senza un preciso criterio urbanistico e come, allo stato attuale, non si intraveda una reale utilità per lo scalo.

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