Sequestro Titti Pinna, vittima non si presenta in aula a Sassari

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Titti Pinna non si è presentato in tribunale a Sassari.

L’allevatore di Bonorva, Titti Pinna, vittima del sequestro del 19 settembre 2006, era atteso oggi alla Corte d’assise di Sassari per testimoniare nel quarto processo legato al suo rapimento. Unico imputato è l’imprenditore edile Antonio Michele Piredda, 58 anni, originario di Nulvi, accusato dalla Direzione distrettuale antimafia di Cagliari di aver preso parte attiva alla pianificazione del rapimento, in particolare fornendo un furgone utilizzato durante le operazioni.

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L’allevatore, però, non si è presentato in aula, a causa di problemi in famiglia. Nonostante l’assenza della vittima, l’udienza è proseguita con l’escussione di quattro testimoni: carabinieri che parteciparono alle indagini e che portarono, nei tre precedenti processi, alla condanna definitiva di Salvatore Atzas, Giovanni Maria Manca, Antonio Faedda e dei fratelli Giovanni e Francesca Sanna.

Tensione in aula durante un acceso confronto tra la difesa dell’imputato, rappresentata dall’avvocata Antonella Cuccureddu, il pubblico ministero Gilberto Ganassi e il presidente della Corte, Giancosimo Mura. Al centro dello scontro, la proiezione di un video illustrativo delle indagini, commentato dal colonnello Marco Palanca del Ris di Cagliari. Le numerose eccezioni sollevate dalla difesa sull’ammissibilità degli atti e del filmato sono state rigettate dal presidente. Il processo continuerà con l’audizione di altri testimoni, tra cui lo stesso Titti Pinna, la cui testimonianza resta attesa.

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