Un giovane imprenditore salvato dal Tribunale di Sassari.
La recente decisione del Tribunale di Sassari riporta l’attenzione sulle difficoltà in cui precipitano molte famiglie quando il debito supera le reali capacità di sostentamento. Protagonista è Giovanni, sassarese ed ex imprenditore edile, che dopo il crollo della propria attività si è ritrovato nell’impossibilità di far fronte ai finanziamenti contratti per le spese quotidiane. Con l’avvio di un lavoro dipendente e un reddito modesto, la situazione è degenerata fino al pignoramento dello stipendio, aprendo la strada alla procedura di Liquidazione Controllata prevista dalla Legge 3/2012 e dal Codice della Crisi.
La vicenda, seguita dai professionisti di Legge3.it, mostra come eventi economici non governabili possano travolgere anche chi tenta di mantenere equilibrio e continuità familiare. Le verifiche effettuate hanno confermato che il bilancio domestico di Giovanni non consentiva il rimborso dei debiti maturati.
Il giudice ha quindi affermato un criterio ritenuto essenziale: al nucleo familiare deve essere garantito il reddito utile a una vita dignitosa, mentre solo l’eventuale eccedenza potrà essere destinata ai creditori. Per gli operatori del settore, la decisione rappresenta un segnale di tutela concreta, poiché interrompe il pignoramento e restituisce stabilità a una famiglia già provata. Una pronuncia che richiama l’esistenza di strumenti legali capaci di offrire una seconda possibilità a chi cerca di ripartire.





