Truffa sui biglietti di Vasco: 1.400 fan caduti nella trappola dei due giovani di Sassari

Un totale di oltre mezzo milione di euro.

Sono circa 1.400 i fan rimasti imbrogliati per un importo totale di oltre mezzo milione di euro. Sono questi i dati della maxi truffa sull’acquisto dei biglietti per il Non stop live 2018 di Vasco Rossi organizzata da due giovani professionisti di Sassari indagati insieme ad altre 4 persone.

Le accuse per i sei sono di associazione a delinquere, sostituzione di persona, turbativa della libertà dell’industria e del commercio, contraffazione del marchio, indebito utilizzo di carte di credito e truffa continuata.

Truffa dei biglietti di Vasco, due sassaresi coinvolti. Perquisizioni in Sardegna

Un sistema complesso che con la clonazione dei siti dei canali di vendita ufficiali del rocker di Zocca ha tratto in inganno centinaia di persone. I siti, 8 quelli oscurati, erano simili per nome e per grafica agli originali tanto che i fan non hanno sospettato nulla fino al giorno del concerto. Dopo l’acquisto infatti arrivava un qr code con il quale ritirare il biglietto direttamente il giorno dell’esibizione.

Ma è a questo punto che è arrivata l’amara scoperta: quando le persone si sono recate ai cancelli d’ingresso,alcune volte dopo lunghi viaggi, hanno scoperto non c’era nessuna biglietteria per ritirare il proprio tagliando. Da qui sono partite subito le segnalazioni con la Best Union Company, società ufficiale che gestisce la vendita dei ticket di Vasco, che ha denunciato l’accaduto alla polizia postale.

Le indagini sono risalite agli ideatori, 2 giovani della provincia di Sassari, seguendo le tracce del denaro e delle utenze telefoniche. Sono scattate così le perquisizioni con il sequestro dei tablet e alcune sim card utilizzate per la truffa.

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