Tuffa del finto carabiniere a Sassari, arrestato grazie a un’anziana

Un uomo del Napoletano arrestato a Sassari per la truffa del carabiniere

Una telefonata di un’anziana ha permesso ai militari veri di arrestare l’autore di una truffa del finto carabiniere a Sassari. Nel mirino c’erano anziani tirati in ballo per una presunta rapina commessa a Olbia. Per un uomo del Napoletano, che stava agendo contro tre anziani e ha reagito ai controlli, è arrivato l’arresto in flagranza per tentata truffa aggravata, minaccia e resistenza a un pubblico ufficiale.

Martedì pomeriggio diverse chiamate alla Centrale operativa diverse chiamate da parte di anziani contattati da un presunto tenente dei carabinieri. Aveva detto loro del coinvolgimento in una rapina a una gioielleria con la targa clonata della loro auto. “Nella circostanza il truffatore minacciava le donne di perquisizione e arresto nel caso non avessero collaborato, richiedendo un immediato e preciso inventario di tutto il denaro e i gioielli che avevano in casa, che sarebbero stati poi recuperati da un fantomatico consulente. Il Carabiniere della Centrale Operativa, compreso che potesse trattarsi di un tentativo di truffa, provvedeva nell’immediatezza a calmare e rasserenare le donne riuscendo a farsi fornire i dettagli della vicenda”.

L’intervento durante la truffa

“In particolare emergeva che proprio in quegli istanti ignoti stavano suonando al citofono dell’abitazione della malcapitata, pertanto sono stati inviati sul posto i militari dell’Arma in abiti borghesi che perlustravano rapidamente tutto il quartiere. Nel corso delle ricerche, con spiccato acume investigativo, i Carabinieri hanno individuato un uomo che nonostante il clima mite indossava un cappellino, occhiali scuri e un giaccone con bavero alzato, probabilmente nel tentativo di nascondere il proprio viso. I militari hanno quindi provato a fermare l’uomo per identificarlo ma lo stesso reagiva sferrando colpi all’addome dei Carabinieri tentando di fuggire”.

I carabinieri lo hanno raggiunto e hanno scoperto che con l’auricolare era in contatto con un complice impegnato a parlare al telefono con la vittima. Ai carabinieri ha raccontato di trovarsi in quella strada per vendere pomodori, ma non aveva neanche un’auto con sé. Così come non ce l’aveva un’anziana che avevano contattato per la truffa, perché invalida. Dopo l’arresto è arrivato il trasferimento nel carcere di Bancali e vanno avanti le indagini per cercare i complici. Dopo la convalida per l’uomo è arrivato l’obbligo di presentarsi in una Stazione dei carabinieri della provincia di Napoli.

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