Truffa e riciclaggio a Sassari, tredici persone a processo

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L’indagine per la presunta truffa di Sassari è partita nel 2019.

Un’operazione dei carabinieri di Sassari ha portato davanti al tribunale tredici persone accusate di far parte di un presunto gruppo specializzato in truffa e riciclaggio. L’inchiesta, avviata nel 2019, avrebbe svelato un sistema organizzato in grado di ingannare numerose aziende in Sardegna e nel resto d’Italia. Le indagini avevano coinvolto complessivamente 27 persone e portato a diverse misure cautelari, tra cui arresti in carcere e ai domiciliari.

Il sistema delle false compravendite.

Secondo quanto emerso, la presunta organizzazione avrebbe agito individuando attività commerciali e aziende disposte a fornire grandi quantitativi di merce. Una volta ottenuti i prodotti, i pagamenti sarebbero stati effettuati tramite assegni postdatati o ricevute bancarie, risultati poi scoperti o riferiti a conti intestati a società fittizie. In alcuni casi, per rendere più credibili le operazioni, venivano prodotti documenti falsi che attestavano la solidità economica delle imprese coinvolte.

Truffa Sassari, danni per centinaia di migliaia di euro.

L’indagine condotta dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Sassari aveva permesso di accertare almeno 37 episodi di truffa consumata, per un danno complessivo stimato in circa 800mila euro. Altri tentativi, per un valore superiore ai tre milioni di euro, sarebbero stati sventati grazie agli accertamenti tempestivi. Il meccanismo, secondo l’accusa, si basava su una divisione dei ruoli ben definita, con soggetti incaricati di gestire i contatti commerciali e altri impegnati nella parte finanziaria.

Il processo davanti al tribunale di Sassari.

Il procedimento è ora in corso davanti al collegio del tribunale di Sassari. Nella prima udienza sono stati ascoltati i primi testimoni dell’accusa, tra cui i militari che condussero l’inchiesta e ricostruirono le fasi principali dell’operazione. Durante le indagini erano state eseguite intercettazioni telefoniche e ambientali, che avrebbero contribuito a delineare il quadro accusatorio nei confronti degli imputati.
Il processo proseguirà con le prossime udienze dedicate all’ascolto dei testimoni e all’esame della documentazione acquisita.

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