Ucciso a colpi di martello dopo averlo ospitato in casa, le indagini sul movente del delitto di Sassari

Antonio Fara

Le indagini sul delitto di Sassari.

Cosa ha spinto Claudio Dettori ad uccidere Antonio Fara? È l’interrogativo che ancora oggi si pongono i carabinieri del comando provinciale di Sassari, che stanno provando a far luce su quanto avvenuto venerdì nell’abitazione di via Livorno.

Dettori, che pur di buona famiglia preferisce vivere ai margini, ha un passato di violenze che gli sono costati diverse denunce. Impulsivo e irascibile, il 24enne risulta incapace di gestire la propria rabbia. Ed è su questo punto che gli inquirenti pensano di trovare la soluzione del caso.

Omicidio di Sassari, il 24enne fermato era ospite di Antonio Fara: decisive le telecamere

Le ipotesi sul movente potrebbero essere principalmente due. La prima legata ad una richiesta economica negata da Fara a Dettori. La seconda, invece, legata all’ospitalità. Non è improbabile, infatti, che Fara abbia chiesto al giovane di trovare un’altra sistemazione. Questo avrebbe avrebbe fatto scattare la furia omicida non consentendo alla vittima la benché minima difesa.

Vicini sotto choc a Sassari. La cugina Franca: “Quell’ultimo abbraccio fregandocene del Covid”

Venerdì mattina, Antonio Fara era stato ritrovato privo di vita all’interno della propria abitazione. L’allarme era stato lanciato da un conoscente che, non trovandolo a lavoro, si era preoccupato. Sul posto erano intervenuti i vigili del fuoco che aprendo la porta hanno effettuato la drammatica scoperta. Da lì l’allarme ai carabinieri che, fin dal primo momento, hanno indagato per omicidio. Fara sarebbe stato colpito con un martello, ma ulteriori chiarimenti si potranno avere dall’autopsia prevista martedì.

Condividi l'articolo