Il nuovo decreto.
Dall’obbligo vaccinale per gli over 50 all’estensione del super Green Pass, il governo ha stabilito nuove restrizioni per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Incentivato l’utilizzo dello smartworking mentre, per l’ennesima volta, cambiano le linee guide sulla didattica a distanza.
Vaccino obbligatorio per i 50enni.
A partire dal 15 febbraio i lavoratori pubblici e privati, che hanno già compiuto 50 anni, per andare a lavoro dovranno esibire il super Green Pass, non da tampone, ma quello che si ottiene con il vaccino o la guarigione. In caso di violazioni, la sanzione pecuniaria oscilla tra i 600 e i 1.500 euro. Nella stessa fascia d’età si dovranno vaccinare obbligatoriamente anche i disoccupati o nullafacenti.
L’estensione del Green Pass.
Ulteriori restrizioni riguardano il super Green Pass per l’accesso ai servizi della Pubblica amministrazione indipendentemente dall’età. Per andare dall’estetista o dal parrucchiere, come al centro commerciale, è necessario soltanto la certificazione verde base, ottenibile anche col tampone. Le misure resteranno in vigore fino al 31 marzo prossimo. Tutti quei lavoratori over 50 che non saranno in grado di mostrare il Green Pass rafforzato, dimostrando l’avvenuta vaccinazione o guarigione dal Covid, resteranno senza stipendio e considerati assenti ingiustificati.
Lo smartworking.
L’indicazione emersa dalla cabina di regia, precedente l’incontro con le Regioni e a sua volta del Consiglio dei Ministri, è quella di incentivare il ricorso allo smartworking. Un’azione non rinviabile per contrastare l’aumento dei contagi, sia nel settore pubblico che in quello privato.
La didattica a distanza.
Qualora all’interno di una classe si verificassero almeno 2 casi di positività al coronavirus, automaticamente scatterà la didattica a distanza per 10 giorni. In presenza di un solo caso, invece, si applica la sorveglianza con test antigenico rapido o molecolare da svolgersi al momento della presa di conoscenza della positività e andrà ripetuto dopo 5 giorni. Per le scuole medie e superiori, altresì, con 3 positività per coloro che non abbiano concluso il ciclo vaccinale primario da meno di 120 giorni, che non siano guariti dallo stesso limite temporale e ai quali non sia stata somministrata la dose di richiamo, si applica la didattica a distanza per 10 giorni. Infine per gli altri soggetti, che diano dimostrazione di aver effettuato il ciclo vaccinale o di essere guariti, si applica l’autosorveglianza con l’utilizzo di mascherine Ffp2.