La variante Omicron 2 arriva a Sassari

Le analisi del laboratorio di Sassari hanno scoperto la variante Omicron 2.

A Sassari è arrivata la variante Omicron 2 assieme ai primi quattro casi ufficiali di influenza. Lo dicono i risultati delle indagini effettuate dalla struttura complessa di Microbiologia e virologia dell’Aou di Sassari che è centro regionale sia come laboratorio Covid sia come laboratorio Influnet. E la novità è proprio la ricomparsa del virus influenzale che, rispetto allo scorso anno, non aveva circolato tra la popolazione.

Il risultato della variante Omicron 2 è emerso dalle analisi effettuate dalla struttura diretta dal professor Salvatore Rubino che, nei giorni scorsi, ha partecipato alla giornata di sorveglianza organizzata dall’Istituto superiore di sanità. La giornata, istituita dal ministero della Salute, è finalizzata a monitorare sul territorio nazionale la diffusione delle varianti attraverso il sequenziamento del genoma del coronavirus Sars-Cov2.

I risultati della sequenza sono stati curati dal professor Sergio Uzzau e dai dottori Gabriele Ibba e Flavia Angioj. Gli specialisti della Microbiologia e virologia hanno analizzato campioni provenienti da varie strutture ospedaliere del nord Sardegna e dall’attività dei servizi di Igiene e sanità pubblica di Sassari, Alghero, Olbia, Tempio, Ozieri e Nuoro.

Le analisi hanno rilevato la comparsa della variante BA.2, chiamata anche Omicron 2, nel 60 per cento circa dei campioni sequenziati mentre il restante 40 per cento è risultato appartenere alla variante BA.1.1, che abbiamo imparato a conoscere come Omicron. “Le analisi – afferma il direttore della struttura, Salvatore Rubino – ci mostrano la totale assenza nei campioni presi in considerazione della variante Delta. Questo a dimostrazione del fatto che quest’ultima è stata sostituita, in brevissimo tempo, dalla variante Omicron che si diffonde molto più velocemente“.

Sono stati identificati, inoltre, anche i primi quattro casi ufficiali di virus influenzali H3N2. La struttura complessa di Microbiologia e virologia, infatti, attraverso il laboratorio di Virologia speciale, coordinato dalla professoressa Caterina Serra, è centro certificato di riferimento per la diagnosi e la sorveglianza dell’influenza nella regione Sardegna e lavora in stretto collegamento con il Centro nazionale di sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza InfluNet, coordinato dall’Istituto superiore di sanità (Iss) con il sostegno del ministero della Salute.

I campioni, sui quali il laboratorio di Virologia speciale ha individuato il virus influenzale, provenivano dal laboratorio di analisi di Ozieri, diretto dalla dottoressa Lina Raspa.

I risultati delle analisi rappresentano una vera e propria novità rispetto alla scorsa stagione quando la situazione emergenziale legata alla pandemia da Covid-19 aveva determinato una mancata circolazione dei virus influenzali, creando una sorta di blocco che ne aveva impedito la diffusione. A contribuire al blocco erano state l’elevata vaccinazione antinfluenzale, il lockdown dovuto alla diffusione del Sars Cov-2 e l’uso massiccio delle mascherine. La ripresa della circolazione del virus influenzale era attesa già a novembre, quando la curva epidemica si mostrava alta e gli esperti facevano le prime ipotesi sulla presenza di ceppi più aggressivi rispetto a quelli che avevano circolato negli anni precedenti.

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