Acque meno agitate per la San Martino, un vertice per la salvezza

Parte la mobilitazione per la salvezza dell’acqua San Martino

Da sponsor di primo piano in serie A alla liquidazione, scattano le contromisure per cercare la salvezza dell’acqua San Martino. Non ci sono steccati politici, ma una condivisa volontà di aiutare i venti lavoratori sospesi che non possono ricevere lo stipendio e nemmeno la Naspi. Il caso ha ricevuto grande visibilità grazie all’intervento del consigliere regionale di Forza Italia Piero Maieli. L’assessora al Lavoro Desirè Manca ha subito assicurato il suo impegno e quello della Giunta. Poi è sceso in campo il commissario straordinario della Provincia, il traghettatore verso la Città metropolitana.

Gavino Arru è andato a visitare gli stabilimenti assieme ai dirigenti del Settore Ambiente, Servizi finanziari e Patrimonio. Con loro un rappresentante dei lavoratori e il curatore della liquidazione nominato dal Tribunale, Gianfranco Sotgiu.
Il commissario della Provincia ha assicurato di essere in “contatto costante con la presidente della Regione Alessandra Todde, dalla quale ha avuto l’invito a seguire con la massima attenzione le problematiche nelle quali si è trovata l’azienda per potervi porre rimedio nel più breve tempo possibile”.

Sabato, al Palazzo della Provincia, Arru incontrerà tutti i lavoratori assieme all’assessora Manca. “L’azienda, aggiunge l’Amministratore Arru, nata nel 1902, è una realtà economica importante per l’intero territorio del Sassarese e fonte di reddito e di occupazione e il fatto che sia di proprietà pubblica la caratterizza ancora di più come bene collettivo”.

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