Lo stato dei lavori in viale Trento: sarà riaperta al traffico questa estate

Il Sopralluogo della IV Commissione in viale Trento.

La ferita di viale Trento sotto gli occhi dei consiglieri comunali. Ieri mattina il sopralluogo della IV commissione sul luogo del delitto della natura, e dell’incuria, per una presa d’atto dei lavori che a Pasqua dovrebbero riconsegnare al traffico un senso di marcia e quest’estate entrambi di una delle maggiori arterie della città.

Cantieri già attivi da due mesi circa per la messa in sicurezza del terrapieno sotto la guida della ditta Ticca esecutrice del progetto dello studio Solmona, vincitori dell’appalto assegnato dall’amministrazione comunale e annunciato dalla stessa lo scorso novembre. Un milione e duecentomila euro i soldi stanziati per riparare ai danni della bomba d’acqua del settembre 2020, che provocò l’esplosione del collettore fognario e lo sprofondamento interno del rilevato.

Un punto di caduta di un lungo lavoro ai fianchi del terrapieno che “negli anni – spiega il responsabile unico del progetto Efisio Mureddu davanti all’assessora alle Infrastrutture e Mobilità Francesca Masala e ai commissari – ha finito per imbibire il terreno da una quota di meno tre metri fino ai 19 metri provocandone lo scioglimento“. Poi lo scatto da centometrista del Comune per il recupero dei fondi, gli studi di fattibilità, “gli step da legge”, e il tandem con Abbanoa iniziato con qualche disarmonia. Proprio quest’ultimo concorre all’inizio nella soluzione di creare due bypass per la raccolta delle acque in viale Caprera e via Matta in modo da alleggerire il flusso idrico proveniente in discesa da via Luna e Sole e tutto viale Trento che nei giorni di forte pioggia “metteva sotto pressione il collettore – descrive Mureddu – creando l’effetto di uno spray”.

Adesso si procede con il cronoprogramma stabilito di otto mesi che al momento non ha subito intoppi a eccezione del trancio di un cavo elettrico che a dicembre ha lasciato senza luce la via per qualche ora. Incidenti di percorso inevitabili in un iter complesso che prevede anche, come illustrato dal progettista Dario Solmona, il consolidamento del versante con gabbionate di pietra e una serie di “sistemazioni a verde” così come la messa a punto delle ringhiere storiche.

Nei prossimi mesi il cantiere lascerà l’attuale metà della strada – su cui si sono concentrati i lavori sulla condotta lesionata posta peraltro in uno spot decentrato rispetto all’asse viario – per spostarsi sull’altra parte. Le operazioni in questo caso saranno “meno specifiche – riferiscono i responsabili del progetto – dal punto di vista idraulico e non creeranno interferenze pesanti alle attività commerciali della zona come il bar e la farmacia ma anche per quanto riguarda l’accesso al condominio confinante“. Il work in progress di viale Trento rappresenta uno dei passi dell’amministrazione Campus per risolvere il rischio idrogeologico che incombe sulla città da Predda Niedda alla vallata di Rosello al fosso della Noce.

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