Vicki Danji fu uccisa a Platamona nell’agosto del 1996.
Sono trascorsi ventotto anni dal femminicidio di Vicki Danji a Platamona, ma il tempo non ha cancellato il ricordo di quel brutale delitto. Era il 14 agosto del 1996 quando la giovane ungherese di 21anni fu barbaramente uccisa nel suo residence.
Gli autori del delitto due minorenni e proprio la loro giovanissima età rende il fatto ancora più drammatico. Mamma da poco, Vicki era un’instancabile mamma lavoratrice, che si era legata a Michele Nuvoli, un uomo più grande con diversi precedenti penali, tra cui quello di una recente rapina in banca.
L’uomo era sposato e ha due figli, ma si separò per stare accanto a Vicki, ma la moglie, la 39enne Maria Antonietta Roggio, non aveva accettato la fine della relazione e, sopratutto, la storia d’amore del suo ex marito con la ragazza. Secondo gli atti del processo, sarebbe stata proprio Roggio a commissionare il delitto, sebbene lei abbia sempre respinto ogni accusa.
Come detto, la donna aveva due figli, tra cui Francesco Nuvoli, 17enne, uno dei due autori del femminicidio di Vicki. Il giovane, con un amico di soli 15 anni, Riccardo Pintus, mettono in atto quello che fu uno dei più sanguinosi fatti di cronaca avvenuti in Sardegna negli anni Novanta. I due erano interessati al bottino nascosto della recente rapina, di circa 400 mila lire, così, temendo che la Danji tornasse in Ungheria portandosi via i soldi con Nuvoli, decisero di intervenire. Anche la madre di Nuvoli nutriva un interesse verso quel denaro e desiderava anche vendicarsi con la donna che “gli aveva rubato il marito”. Così scatta il piano criminale: ordinare a suo figlio di uccidere Vicki.
Quel 14 agosto, i due ragazzi si presentarono a casa della giovane mamma e lei aprì loro la porta perché conosceva uno dei due assassini. Secondo la ricostruzione degli investigatori e le confessioni successive, tra Francesco e Vicki nacque una lite che ha come oggetto proprio la paura del 17enne che la donna lasciasse la Sardegna con il bottino della rapina. Così l’adolescente estrasse un coltello dalla tasca e uccise la 21enne.
Poco dopo entra in azione l’amico Riccardo Pintus, che decapitò Vicki ed entrambi misero la testa della donna in una busta e si incamminarono verso casa Roggio. Fu proprio Francesco, prima di abbandonarla in un campo, a consegnare la testa della 21enne alla madre, confermando che il delitto è stato commissionato proprio dalla Roggio. In casa era presente anche, Barbara, la figlia di pochi anni più piccola della povera Vicki Danji. Fu lei che ebbe il coraggio di confessare tutto in stato di choc.
Pochi anni più tardi, il 5 maggio 2000, Barbara fu trovata morta nel suo letto, forse per un malore. Francesco Nuvoli fu condannato a 19 anni di reclusione dal Tribunale per i Minorenni, Riccardo Pintus a 8 anni e sei mesi. Maria Antonietta Roggio, ritenuta la mandante del macabro delitto, fu condannata all’ergastolo.