Premio Maria Carta, da Siligo riconoscimenti per Salmo ed Eugenio Bennato

Premio Maria Carta 2025 a Eugenio Bennato, Sandra Ligas e Salmo per le categorie principali

Ieri a Siligo la cerimonia del Premio Maria Carta, il riconoscimento è stato assegnato a Eugenio Bennato, Sandra Ligas e Salmo per le categorie principali. Premiati anche il Circolo dei sardi “Shardana” di Varsavia e l’azienda Sella & Mosca di Alghero

Le parole di Bennato

«La Sardegna è un posto unico. Ogni volta che si sbarca qui ci si immerge in una realtà straordinaria. Anche solo vedere i bambini che hanno aperto questa serata, sai che vanno verso il futuro, che portano i colori e l’eleganza di questa terra», ha dichiarato il cantautore Eugenio Bennato, che ha ricevuto il Premio, realizzato dall’orafo algherese Pasquale Ferraro, da Leonardo Marras, presidente della Fondazione Maria Carta, mentre la motivazione è stata letta dal sindaco di Siligo Giovanni Porcheddu.

«Maria era di una classe eccezionale, un mito fin da quando ero ragazzo. Poi l’ho incontrata e addirittura abbiamo condiviso il palcoscenico in tante occasioni. Lei rappresentava il top della musica popolare d’Italia e della Sardegna. Da lei ho appreso tante cose, aveva una classe e una musicalità straordinarie. Essere vicini ad artisti di quel livello è un grande vantaggio – ha detto il cantautore napoletano –. Mi ritornano in mente i concerti con lei e con Vinicius de Moraes, Toquinho, Odette, Amália Rodrigues. E c’eravamo anche noi, giovani della Nuova Compagnia di Canto Popolare. Provo quindi un’emozione profonda nel ritrovare adesso il nome di Maria, che rappresenta l’identità della Sardegna». Insieme a Eugenio Bennato, Ezio Lambiase, chitarra, e Sonia Totaro, voce e percussioni.

«Sono molto felice e anche emozionata. È un onore ricevere il Premio Maria Carta. Ringrazio la Fondazione per questo riconoscimento». Così Sandra Ligas, che ha eseguito alcuni brani del suo repertorio. Con lei, che da anni vive in Germania, il marito Jörg Neubert al violino, Massimo Perra alla fisarmonica e al cajon, a Daniele Cuccu alla chitarra. A consegnare il Premio è stato il fratello di Maria Carta, Gigi.

Salmo a distanza

Il Premio Maria Carta speciale è stato invece conferito a Salmo, apprezzatissimo rapper di Olbia che nel brano “On fire”, prima traccia del suo ultimo lavoro discografico “Ranch”, ha voluto inserire la voce di Maria Carta come intro con l’Ave Maria catalana. Sabato sera ha preso il via a Milano il suo tour internazionale. Non potendo ritirare il Premio ieri a Siligo era comunque presente con un intervento registrato. «Quella di Maria Carta è stata una voce unica e soprattutto immortale. Il fatto che sia riuscita a comunicare con un artista di un’altra epoca questo per me è magia. Perché la musica è anche magia», ha commentato Salmo”.

Maria Carta “On fire”

“Il Premio è stato consegnato nei giorni scorsi dal presidente della Fondazione Leonardo Marras, che ieri sera ha ricordato la genesi della canzone. «Abbiamo scoperto grazie a un amico giornalista che Salmo aveva utilizzato la voce di Maria Carta come intro del brano “On fire”, che apre il suo ultimo lavoro discografico. Noi non ne sapevamo nulla e siamo rimasti piacevolmente sorpresi – ha raccontato Marras –. Ci ha spiegato lui stesso di essere rimasto folgorato dalla voce di Maria a lui segnalata da un collega rapper africano”.

“In apertura, il gruppo folk dei bambini dell’Accademia delle Tradizioni Popolari “Città di Tempio”, con il giovane Andrea Arghittu all’organetto, che hanno proposto alcuni balli della tradizione sarda. Subito dopo è stato consegnato il Premio Maria Carta a Sella & Mosca, una delle realtà più rilevanti non solo isolane del settore vitivinicolo. «Siamo qui da otto anni. Abbiamo trovato un clima magnifico, soprattutto in azienda. Penso sia importante che la Sardegna faccia cose rilevanti e di qualità», ha detto il presidente Vittorio Moretti”.

“Il Premio dedicato al mondo dell’emigrazione, che Maria Carta teneva in grande considerazione, è stato assegnato quest’anno al Circolo “Shardana” di Varsavia. «Il web ci ha aiutato a riunire i sardi sparpagliati in diverse città della Polonia. Siamo attualmente 150 famiglie. Puntiamo a fare conoscere la cultura sarda, che va raccontata bene», ha dichiarato il presidente del circolo, Alberto Defraia”.

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