L’emendamento alla Camera.
L’incertezza dei lavoratori stagionali che non sono ricompresi nel cosiddetto decreto “Cura Italia” e, dunque, non vedono riconosciuta alcuna indennità è un grave problema cui, pare, ancora non sia stata trovato soluzione
“La circolare dell’Inps specifica come l’accesso all’indennità di 600 euro dal sia prevista per i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali, un’interpretazione che parrebbe tagliar fuori una grossa fetta di lavoratori stagionali formalmente assunti con codici Ateco differenti.” Rendono noto in una nota stampa congiunta i consiglieri regionali del gruppo Lega “In questo clima di costante incertezza lavorativa non riteniamo giusto perdurino discriminanti nei confronti di determinate fasce di lavoratori.
Per questo la Lega ha deciso di intervenire tanto a livello regionale chiedendo al presidente, Cristian Solinas, di intercedere presso il governo centrale quanto con i nostri deputati, nello specifico il coordinatore regionale onorevole Guido De Martini, che hanno quest’oggi depositato alla camera un emendamento affinché a Roma non ci si dimentichi di ben più di 40mila lavoratori stagionali sardi e vengano apportati gli opportuni correttivi al summenzionato decreto garantendo anche a chi sino ad ora è stato escluso di usufruire del beneficio economico.
Dal canto nostro porteremo avanti tale istanza anche in seno al Consiglio, perché ribadiamo ai nostri occhi non esistono lavoratori di serie A o di serie B ma solo professionisti che annualmente garantiscono alla Sardegna impegno e mantenimento di standard qualitativi indispensabili per fare della nostra isola un’ambita e impareggiabile meta turistica agli occhi del mondo.”
“Il settore turistico non solo rischia di essere il più colpito ma rischia anche di essere l’ultimo a poter riprendere a pieno la sua attività per questo necessita di bonus e atti di supporto che sappiano essere inclusivi e non di certo esclusivi.” Interviene in conclusione della nota il capogruppo Dario Giagoni promotore dell’istanza “La nostra isola più di qualunque altra regione sta pagando un prezzo molto alto in tal senso, non potrei permettermi di voltare il viso dall’altro lato ben sapendo che molti di loro vedevano nei lavori estivi unico e irrinunciabile fonte di sostentamento”, conclude il consigliere Giagoni.