È allarme incidenti domestici in Italia: gli ultimi dati

Uno scivolone in cucina, un malore in bagno, una caduta dalle scale: episodi piuttosto banali, ma tutt’altro che inevitabili nelle case degli italiani. Secondo gli ultimi dati della ricerca condotta da Elelift Montascale, infatti, gli incidenti domestici in Italia appaiono in aumento graduale ma costante. Questi infortuni riguardano in particolare donne, bambini e soprattutto anziani.

I casi in questione rappresentano un tema strutturale, legato soprattutto all’invecchiamento della popolazione e alla prevalenza di case con barriere architettoniche difficili da superare. A tal proposito, l’Italia è un Paese con una quota consistente di ultrasessantenni: secondo il Rapporto Istat 2025, questa fascia rappresenta quasi un quarto della popolazione. È anche per questo, allora, che gli incidenti domestici acquistano un impatto sempre più rilevante sulla salute pubblica.

Incidenti domestici in Italia: dati e contesto

Secondo diverse fonti, tra rilevazioni Istat e stime recenti, in Italia si verificano tra i 2,5 e i 3 milioni di incidenti domestici all’anno. Questo trend appare in aumento dal 2022 ad oggi: analisi e sintesi giornalistiche riportano una crescita stimata di circa il 15% nel 2023 proprio rispetto al 2022. È in questo frangente, dunque, che si inizia a parlare concretamente di “allarme incidenti domestici”. Come accennato in prima battuta, le categorie più a rischio sono donne e anziani, seguiti a ruota dai bambini fino ai 4 anni.

Gli over 65, in particolare, sono sovrarappresentati nei ricoveri per infortunio domestico, mentre i più piccoli hanno un’alta incidenza di accessi al Pronto Soccorso per traumi. In un simile contesto, l’impatto sui servizi sanitari rischia di aggravarsi: tra decine di visite e ricoveri al Pronto Soccorso, la pressione sulle unità operative dedicate ai casi di emergenza e sui reparti di geriatria e ortopedia per fratture da caduta è significativa, con rilevanti costi sociali e sanitari.

Incidenti domestici in Italia: si può parlare di “allarme”?

Davanti a milioni di infortuni e migliaia di decessi ogni anno, soprattutto tra anziani e donne, non deve stupire che si parli di vera e propria emergenza. E allora è legittimo parlare di “allarme”, inteso come necessità urgente di attenzione e intervento: in Italia sono sempre più essenziali nuove politiche di prevenzione, informazione e adattamento domestico. Il costante invecchiamento demografico, poi, non potrà che accentuare il problema negli anni a venire.

La buona notizia è che molti infortuni, a cominciare dalle cadute, possono essere prevenuti: basta adottare misure concrete come modifiche ambientali e tecnologie assistive come il montascale per anziani. Molti di questi incidenti sono sì anticipabili, ma il problema è serio e persistente, con recenti segnali di peggioramento: vale dunque la pena di trattarlo come una priorità per quanto riguarda la salute pubblica.

Montascale e adattamento domestico: come ridurre le cadute in casa

Alcune indagini dimostrano come effettuare opportuni interventi strutturali in abitazione contribuisca a ridurre la frequenza delle cadute e delle conseguenti ospedalizzazioni. Adattamenti mirati come l’eliminazione di ostacoli, l’applicazione di corrimano e, appunto, l’installazione del montascale, sono associati a una riduzione delle cadute nei mesi successivi. E allora ecco come, in termini pratici, il montascale può avere un ruolo molto concreto nella prevenzione degli incidenti domestici.

Il montascale diventa dunque irrinunciabile in una casa strutturata su più piani, abitata da un soggetto anziano o alle prese con una mobilità ridotta, che si trova a rischio nel salire o scendere. Questo dispositivo contribuisce ad evitare spostamenti pericolosi sulle scale, diminuisce la fatica e il rischio di scivolamenti e, di conseguenza, riduce l’incidenza di ricoveri e lesioni. In altre parole, il montascale non è soltanto un comfort: può essere una misura preventiva a tutti gli effetti, da valutare insieme a professionisti sanitari e tecnici del settore.

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