I 5 castelli più belli di Sassari e del Sassarese.
Nel cuore della Sardegna settentrionale, tra campagne dorate, colline boscose e scogliere che guardano l’azzurro del mare, la provincia di Sassari custodisce un patrimonio che racconta secoli di battaglie, amori, strategie e leggende: i suoi castelli. Alcuni sono fortificazioni ancora ben conservate, altri restano come ruderi evocativi, ma tutti rivelano la potenza delle civiltà che si sono succedute su quest’isola – dai giudicati sardi alle dominazioni pisane, genovesi, aragonesi.
Visitare i castelli del Sassarese non significa solo contemplare torri e mura di pietra: vuol dire viaggiare in un tempo sospeso, comprendere come le popolazioni medievali sceglievano alture e promontori per proteggersi e dominare il paesaggio, respirare la stessa aria che secoli fa avvertivano sentinelle e viaggiatori. Molti di questi luoghi si trovano in borghi autentici, dove il ritmo della vita è ancora lento e la cultura locale si intreccia con la natura.
Se stai organizzando un itinerario alla scoperta della Sardegna meno scontata, i castelli della provincia di Sassari sono tappe irrinunciabili. Questa guida ti accompagna in cinque fra le roccaforti più affascinanti, da quelle meglio conservate alle suggestive rovine panoramiche: un viaggio che unisce architettura, storia e paesaggi da cartolina.
Castello del Goceano – Burgos.
Tra tutti, il Castello del Goceano è forse il più spettacolare. Arroccato a 647 metri di altitudine sopra il borgo di Burgos, domina vallate boscose e offre una vista a 360 gradi che, nelle giornate terse, abbraccia quasi tutta la Sardegna settentrionale. Fu costruito nel XII secolo dal giudice Gonario II di Torres e passò di mano tra le grandi potenze dell’epoca: genovesi, Doria, aragonesi. La sua storia è legata a figure leggendarie, come la giudicessa Adelasia di Torres, che qui trovò rifugio.
La cinta muraria tripla, la torre maestra alta sedici metri, la cisterna che raccoglieva l’acqua piovana: ogni dettaglio racconta l’ingegno militare medievale. Salire fino alla terrazza al tramonto, quando le colline si tingono d’oro, è un’esperienza che rimane impressa. Il vicino Museo dei Castelli, nel borgo, completa la visita con reperti e racconti.

Castello Malaspina – Osilo.
Poco distante da Sassari, il borgo di Osilo custodisce i resti del Castello Malaspina, costruito tra XIII e XIV secolo dalla nobile famiglia ligure che portava lo stesso nome. Oggi rimangono tratti di mura e due torri – una quadrangolare e una circolare – che spiccano su una rupe calcarea, circondate da un panorama ondulato e selvaggio.
Passeggiare fra questi ruderi regala un senso di intimità con la storia: non ci sono folle, solo il vento che corre tra le pietre e la vista sul Monte Tuffudesu. È un luogo perfetto per chi ama l’archeologia romantica e i paesaggi solitari. Portate scarpe comode e lasciatevi guidare dalla curiosità: ogni angolo conserva un frammento del passato.
Castello di Castelsardo.
Tra i castelli sardi, questo è forse il più iconico. Costruito dai Doria nel XIII secolo e perfettamente integrato con il borgo medievale che si arrampica sulla roccia, il Castello di Castelsardo domina il Golfo dell’Asinara con una vista che arriva, nelle giornate limpide, fino alla Corsica.
Le mura sono ancora intatte, le stradine che salgono fino alla fortezza sono un susseguirsi di scorci pittoreschi. All’interno trova spazio il Museo dell’Intreccio Mediterraneo, dedicato alla tradizione della lavorazione del giunco e del palma nana. È un castello che unisce storia e vita contemporanea: mentre si cammina tra i bastioni, si possono ascoltare i suoni del porto e il profumo del mare.
Castello di Sassari.
Nel cuore della città capoluogo si nascondono le vestigia del Castello di Sassari. Edificato nel XIV secolo in un periodo di tensioni con la Corona aragonese, aveva un’imponente pianta trapezoidale con cinque torri agli angoli e un ampio fossato. Gran parte della struttura fu demolita nell’Ottocento, ma ciò che resta permette di immaginare la Sassari medievale, quando la città era un centro strategico e ribelle.
Oggi si possono osservare alcune torri e parti delle mura inglobate nell’urbanistica moderna. Una visita qui è ideale per chi vuole completare un tour del centro storico. E scoprire il lato più nascosto della città, lontano dalle solite mete turistiche.

Castello dei Doria – Chiaramonti.
L’ultima tappa è forse la più silenziosa e appartata. Il Castello dei Doria di Chiaramonti sorge su una collina che domina la valle dell’Anglona. Costruito nel XII secolo dalla potente famiglia genovese, oggi è un rudere romantico che regala un panorama straordinario su campi e boschi.
Qui il tempo sembra essersi fermato. Non ci sono biglietterie né folle di visitatori, solo il vento e le pietre che raccontano storie di nobili, battaglie e commerci. È la meta perfetta per chi cerca un contatto autentico con la Sardegna rurale e ama fotografare paesaggi senza filtri.
Consigli di viaggio.
Per apprezzare al meglio questi castelli, il periodo ideale è la primavera o l’autunno, quando il clima è mite e la natura circostante offre colori indimenticabili. Molte fortezze si raggiungono in auto e richiedono brevi passeggiate: scarpe comode, acqua e protezione solare sono indispensabili.
Chi desidera arricchire l’esperienza può unire la visita ai borghi circostanti, assaggiando pane carasau, formaggi locali, vini del Goceano o dell’Anglona. Dalle rocche arroccate sulle montagne agli avamposti sul mare, i castelli del Sassarese sono un mosaico di epoche e di emozioni. Cinque tappe ti faranno scoprire una Sardegna diversa, dove ogni pietra racconta una storia e ogni panorama invita a tornare.





