Un outfit ben riuscito non è solo una questione di forme e colori, ma anche e soprattutto di sensazioni tattili. La capacità di combinare materiali diversi, creando un dialogo tra le loro superfici, è ciò che distingue un look semplicemente corretto da uno veramente ricercato e personale. La stagione invernale, con la sua ricchezza di tessuti avvolgenti, offre il terreno ideale per sperimentare con questo concetto. Il protagonista di questo gioco è spesso il cappotto, in particolare il classico cappotto in lana da donna, la cui texture calda e familiare può essere esaltata o trasformata dal contatto con altri materiali.
Il contrasto urbano: lana e pelle
L’abbinamento tra la lana e la pelle crea un equilibrio di grande impatto, fondendo due immaginari apparentemente opposti: il comfort tradizionale e un’attitudine rock-chic. La superficie opaca e morbida di un cappotto in lana viene messa in risalto dalla finitura liscia e quasi riflettente della pelle, che sia vera o ecologica. Un cappotto lungo color cammello indossato sopra un paio di pantaloni skinny in pelle nera è una formula che unisce eleganza e grinta, perfetta per un contesto metropolitano. Allo stesso modo, una gonna a tubino in pelle abbinata a un maglione e a un cappotto sartoriale crea un look da ufficio non convenzionale, dove la formalità del capospalla viene resa più interessante dal carattere deciso del capo in pelle.
L’eleganza sussurrata: lana e seta
Se l’abbinamento con la pelle crea un contrasto forte, quello con la seta si muove sul piano della delicatezza e della raffinatezza. La lana, con il suo peso e la sua consistenza, funge da guscio protettivo per la leggerezza e la fluidità impalpabile della seta. Indossare un cappotto strutturato sopra un abito sottoveste in seta (slip dress) è un gesto di eleganza contemporanea, perfetto per una serata o un’occasione speciale. La seta che spunta dall’orlo o dalla scollatura del capospalla crea un dettaglio prezioso e inaspettato. Anche una semplice blusa in seta indossata sotto un cappotto doppiopetto acquista un valore aggiunto: la sua lucentezza cattura la luce, illuminando il viso e smorzando la formalità del taglio sartoriale.
Il casual ricercato: lana e denim
L’unione tra la lana di un cappotto formale e il denim di un jeans è forse l’espressione più riuscita del cosiddetto stile “high-low”, ovvero la capacità di mescolare capi alti e bassi per un risultato casual ma curato. Il denim, con la sua trama robusta e il suo spirito informale, sdrammatizza l’autorevolezza del cappotto, rendendolo perfetto per la vita di tutti i giorni. Un cappotto dal taglio maschile in lana grigia, indossato su un jeans a gamba dritta dal lavaggio vintage e una semplice t-shirt bianca, compone un’uniforme urbana impeccabile. Questo abbinamento permette di sfruttare al massimo il potenziale di un capo importante come il cappotto, traghettandolo da occasioni formali a contesti quotidiani senza che perda la sua eleganza, ma arricchendola di una nuova e più rilassata spontaneità.





