Il foliage a Sassari e dintorni, la magia dell’autunno.
L’incanto del foliage a Sassari: l’autunno, nelle sue prime settimane, segna un passaggio silenzioso ma carico di magia. Il verde intenso di boschi, valli e colline cede gradualmente ai toni caldi dell’oro, dell’arancio e del rosso. È quel momento fugace in cui la natura sembra voler comunicare, e chi sa ascoltare può perdersi in un sogno cromatico. Se vi trovate a Sassari o nei dintorni e siete alla ricerca di un’esperienza autunnale autentica, l’Isola offre alcune sorprese insospettabili: boschi demaniali e riserve interne dove le specie spontanee – querce, castagni, lecci, tassi, sughere – si mescolano e creano tavolozze uniche. Non aspettate che il tempo passi: il periodo migliore è generalmente tra la fine di ottobre e i primi di novembre, quando la transizione vegetale è al culmine e le giornate sono luminose e morbide.
Il territorio sassarese, pur essendo noto soprattutto per coste mozzafiato e paesaggi marini, custodisce un patrimonio boschivo notevole. Le foreste statali attorno a Sassari – Porto Conte, Monte Lerno, Forest’Anela, Monte Pisanu, Sa Matta, la Foresta di Fiorentini – rappresentano autentici angoli di pace da esplorare, anche con passeggiate leggere o trekking di un giorno. Questi boschi, a un’ora o meno da Sassari, ospitano specie autoctone e rimboschite: in alcune zone si ritrovano castagni secolari, sugherete monumentali (ad esempio Pedra Ruja in Monte Pisanu) e antichi tassi, come “Sos Nibberos”, monumento naturale.
Il territorio è segnalato dalle istituzioni forestali con sentieri ben tracciati, aree picnic e punti di sosta. Non si tratta di grandi impalcati escursionistici, ma di luoghi da assaporare lentamente: il crepitio delle foglie secche, il profumo del sottobosco, la luce radente che filtra fra rami e tronchi. Per chi ama la fotografia, è un paradiso silenzioso. Consumare con lentezza, ascoltare: ecco il vero “uscire” d’autunno.
In questo articolo-guida vi proponiamo le cinque migliori località nei dintorni di Sassari per vivere il foliage con occhi nuovi.
1. Foresta di Fiorentini (tra Bultei e Goceano) — il gioiello nascosto.
Tra le foreste demaniali più antiche della Sardegna, quella di Fiorentini è un piccolo scrigno autunnale. Situata nel complesso Monte Acuto – Goceano, a circa un’ora da Sassari, comprende zone come Sa Fraigada, Su Tassu, Monte Unturzu, Sa Pruna.
Cosa la rende speciale? La presenza di castagni monumentali, querce da sughero, roverelle, ma anche tassi e pini larici che raggiungono i 30-40 metri d’altezza. La zona di Sa Fraigada custodisce una chiesetta immersa nel bosco, mentre nei pressi si trovano sorgenti rinfrescanti, aree attrezzate e resti archeologici (nuraghi, tombe dei giganti).
Quando visitarli: fine ottobre / primi di novembre, quando i castagni e le roverelle raggiungono i toni più caldi.
Come arrivare: uscita da SS-131 in direzione del Goceano, puntando a Bultei e seguendo le indicazioni per “Fiorentini”.
Consiglio: portate scarpe da trekking leggere, acqua, macchina fotografica; meglio partire la mattina presto per approfittare della luce radente e diminuire la foschia.
2. Foresta di Monte Pisanu (Bono / Bottida) — il regno del colore.
Questa foresta, anch’essa nel complesso di Monte Acuto, è una delle aree più consigliate per l’autunno. Si trova nella zona di Bono e Bottida, a circa un’ora da Sassari.
Monte Pisanu ospita lecci, sugherete monumentali (Pedra Ruja), ma soprattutto roverelle che al cambiare della stagione si tingono di rosso e arancio, regalando spettacolari panorami. Nella parte meridionale si può ammirare il gruppo di tassi millenari “Sos Nibberos”, dichiarato Monumento Naturale nel 1994.
Quando visitarli: fine ottobre, inizio novembre, quando il fenomeno cromatico è al massimo.
Accessi: dal centro di Bono verso i sentieri demaniali, oppure da Bottida seguendo le indicazioni della forestale.
Suggerimento: combinate la visita con una sosta in uno dei comuni del Goceano per assaggiare prodotti locali (funghi, castagne).
3. Forest’Anela / Foresta di Anela — l’altopiano inaspettato.
Questa area boschiva si estende nei territori di Anela, Bultei e Bono. È accessibile in circa un’ora da Sassari e offre ambienti più “aperti” rispetto ai boschi profondi.
Tra le essenze più presenti troviamo lecci e agrifogli, ma anche roverelle e alcune piante rimboschite come castagni, abeti e pini neri che ricreano un’atmosfera quasi appenninica. I pendii e altopiani garantiscono viste panoramiche sul Goceano e sulle montagne circostanti.
Quando visitarli: ottobre e novembre, per cogliere il contrasto tra il verde scuro dei lecci e i colori più tenui delle roverelle.
Accessi: dal centro di Anela o Bultei, tramite le strade forestali segnalate.
Punto forte: ideale per passeggiate leggere, pic-nic e panorami ampi senza immersione totale nel bosco fitto.

4. Parco / Giardino di Monserrato (Sassari) — l’urban escape autunnale.
Se avete poco tempo o preferite restare in città, il Parco di Monserrato è la scelta perfetta. Situato nella periferia sud-occidentale di Sassari, si estende su circa 6 ettari.
Restaurato negli ultimi anni, è uno spazio verde con vialetti alberati, specie ornamentali e alberi che, nel passaggio autunnale, offrono scorci suggestivi all’interno dell’ambiente urbano.
Quando visitarli: da metà ottobre fino a novembre inoltrato.
Accessi: facilmente raggiungibile dal centro urbano a piedi, in bici o con mezzi locali.
Perché merita: è perfetto per una pausa veloce, un’uscita pomeridiana o una sessione fotografica senza lasciare la città.
5. Monte Forte (Nurra) — il mix mediterraneo-autunnale.
Il monte Forte è un rilievo della Nurra, nel comune di Sassari, a circa 30 km dal centro. Rispetto agli altri itinerari, non è un bosco denso di latifoglie, ma mescola elementi di macchia mediterranea e specie arboree autoctone, offrendo un contrasto suggestivo tra verde scuro, ambienti rocciosi e tinte calde.
Sulla sommità sono visibili i resti di un antico castello, e il panorama spazia dal Golfo dell’Asinara fino alle colline interne.
Quando visitarli: fine ottobre e inizio novembre, quando la vegetazione mediterranea inizia a sbiadire leggermente e le luci crepuscolari sono più intense.
Accessi: tramite la SP 18 verso le borgate di Monte Forte; da lì si snodano strade sterrate fino alle quote più alte.
Vantaggio: è l’unico che unisce la caratteristica del panorama ampio e la vicinanza alla costa, ideale se volete coniugare mare e montagna.
Foliage a Sassari, consigli pratici.
- Periodo ottimale: fine ottobre / inizio novembre. Le stagioni cambiano rapidamente e il foliage dura pochi giorni.
- Abbigliamento: indossate scarpe da trekking leggere, capi a strati, e portate una giacca impermeabile (l’umidità matutina può essere intensa).
- Attrezzatura utile: macchina fotografica, cavalletto, borraccia, snack, mappa dei sentieri forestali (richiedibile ai presidî forestali).
- Proposte combinate: potete pianificare un itinerario “a tappe” che tocchi Monte Pisanu, Anela e Fiorentini in due giornate, dormendo in agriturismi del Goceano.
- Rispettare la natura: i sentieri sono di uso pubblico, ma attenetevi alle regole demaniali, non accendete fuochi e portate via i vostri rifiuti.
In sintesi: se cercate la magia del foliage vicino a Sassari, non serve andare verso le montagne centrali dell’isola: bastano pochi chilometri e un pizzico di curiosità. I boschi demaniali del Goceano e del Monte Acuto, il parco cittadino di Monserrato e il rilievo della Nurra sono le cinque tappe ideali per vivere un autunno fatto di luce, colori e silenzi.





