Viaggiare è una sorta di panacea per lo spirito e l’umore, si sa. Secondo uno studio scientifico di recente pubblicazione, però, viaggiare avrebbe anche particolari proprietà anti invecchiamento, essendo in grado di stimolare a fondo la mente e il corpo. In che modo? Favorendo la rigenerazione cellulare e rafforzando il sistema immunitario. A sostenere questa teoria è un team di ricercatori della Edith Cowan University di Perth, che ha fatto luce sulle dinamiche biologiche innescate dalle esperienze di viaggio positive.
Viaggiare aiuta a rigenerare mente e corpo
Viaggiare non è solo un piacere, ma una vera e propria terapia per la mente. E, soprattutto, è utile a qualsiasi età. Esplorare nuovi luoghi, conoscere culture diverse, affrontare imprevisti e uscire dalla propria routine giornaliera, stimola il cervello, migliora la memoria, riduce lo stress e favorisce l’apertura mentale. Ogni viaggio, che sia verso località vicine o lontane, è un’opportunità per rigenerarsi, per rompere gli schemi e vivere esperienze che possono arricchire interiormente. Non esiste un’età giusta per partire: ogni momento della vita è buono per lasciarsi sorprendere da ciò che ci circonda. Per viaggiare con serenità, però, è fondamentale prepararsi a dovere. Ecco perché Redcare è il compagno ideale di ciascun viaggiatore. Sulla piattaforma, infatti, è possibile trovare numerosi integratori e farmaci per il benessere della persona, da tenere sempre a portata di mano: dai rimedi per il mal d’auto agli integratori per tenere alti i livelli di energia, passando per i prodotti pensati per migliorare la qualità del sonno e per quelli che giovano all’apparato digerente. Insomma, tutto ciò che serve per affrontare ogni evenienza con tranquillità, ovunque ci si trovi. Prepararsi bene vuol dire godersi il viaggio al meglio. E con Redcare, partire è ancora più semplice e sicuro.
Lo studio che fa luce sulle proprietà anti-age del viaggio
Chi ha paura di invecchiare dovrebbe viaggiare di più! Parola dei ricercatori della Edith Cowan University di Perth, i quali hanno dimostrato come esperienze di viaggio positive possano migliorare il benessere psicofisico delle persone, essendo in grado di rallentare i processi fisiologici coinvolti nell’invecchiamento e rafforzare la salute generale. Per quale motivo? Perché uscire dalla routine ci espone ad ambienti nuovi e stimolanti e ci rende più propensi a interagire con le altre persone. Tali elementi, combinati tra loro, favoriscono le emozioni positive, nonché una condizione di benessere capace di coinvolgere sia il corpo che la mente. Secondo Fangli Hu, coordinatrice della ricerca, gli stimoli appena elencati attiverebbero risposte fisiologiche in grado di influire in maniera positiva sul metabolismo e sulla capacità dell’organismo di affrontare più efficacemente le eventuali minacce esterne. In sostanza, la nostra innata capacità di autodifesa tenderebbe a diventare più resiliente, stimolando il cervello a rilasciare ormoni in grado di rigenerare i tessuti. A tutto ciò si aggiungono i benefici dell’attività fisica legata al viaggio: passeggiate, escursioni e altre esperienze dinamiche contribuiscono ad eliminare le tossine e a migliorare la circolazione, la densità ossea e la tenuta di muscoli e articolazioni. Non tutti i viaggi, però, hanno gli stessi effetti benefici. Quelli troppo rischiosi o stressanti, infatti, possono compromettere il benessere psicofisico innescando reazioni infiammatorie.