I cinque migliori itinerari di trekking a Sassari e dintorni.
Fare trekking a Sassari e dintorni, seguendo i molti itinerari a disposizione, è non solo possibile, ma anche decisamente consigliabile per tutti gli appassionati. Chi visita il nord-ovest della Sardegna si imbatte spesso nella sorprendente varietà dei suoi paesaggi. Sassari, città capoluogo dal carattere schivo ma fiero, fa da crocevia a una rete di sentieri che si snodano tra colline carsiche, boschi di leccio, altipiani misteriosi e tratti di costa selvaggia. Un territorio che, lontano dalle rotte del turismo di massa, offre agli escursionisti un’esperienza autentica: passi lenti, odori di macchia mediterranea, resti di civiltà millenarie.
Il trekking nel Sassarese non è solo attività fisica. È un viaggio sensoriale, un rito laico che restituisce al camminatore il senso del tempo. Ma è anche il battito regolare dei bastoncini sulla terra rossa, il vento salmastro che arriva da nord-ovest, la scoperta improvvisa di una domus de janas in mezzo agli oliveti. È l’ascolto del paesaggio, che qui parla in dialetto logudorese e ha l’odore della ginestra.
Non c’è bisogno di essere esperti alpinisti: molti dei percorsi sono accessibili anche a chi si avvicina da poco al trekking, purché con il giusto equipaggiamento e rispetto per l’ambiente. In questa guida proponiamo cinque itinerari selezionati tra i più suggestivi del territorio sassarese e dei suoi immediati dintorni, scelti per varietà di paesaggio, interesse naturalistico e valore storico-culturale. Dalla quiete delle alture di Osilo ai panorami marini dell’Argentiera, ogni sentiero racconta una storia e invita a rallentare.
Scopriremo così antichi cammini pastorali, resti di archeologia industriale, falesie scolpite dal vento e piccoli borghi che resistono allo spopolamento. Itinerari che, per bellezza e significato, meritano di essere percorsi almeno una volta nella vita.
1. Monte Oro e Castello di Osilo.
Difficoltà: facile – Lunghezza: 6 km A/R – Durata: 2-3 ore
A pochi chilometri da Sassari, Osilo domina il paesaggio con il suo profilo austero. Il trekking verso il Monte Oro parte poco fuori dal centro abitato, snodandosi tra pascoli e formazioni basaltiche. Il sentiero conduce fino al vecchio castello giudicale, da cui si gode una vista mozzafiato che spazia dal Golfo dell’Asinara all’entroterra logudorese. In primavera, il verde acceso dei prati e il profumo dei narcisi selvatici accompagnano l’escursione. Un itinerario breve ma emozionante, perfetto per famiglie e principianti.
2. Miniera dell’Argentiera e Cala dell’Argento.
Difficoltà: media – Lunghezza: 8 km A/R – Durata: 3-4 ore
L’Argentiera è uno dei luoghi più affascinanti e surreali del nord-ovest sardo. Antico villaggio minerario, oggi in parte abbandonato, è incastonato tra pareti rocciose e un mare color cobalto. Il trekking inizia nei pressi dell’ex sito industriale e prosegue lungo un sentiero costiero fino alla selvaggia Cala dell’Argento. Il contrasto tra la vegetazione bassa e il grigio delle scorie minerarie crea un’atmosfera sospesa, quasi lunare. È un percorso che unisce natura e memoria storica, ideale per chi ama i paesaggi inconsueti.
3. Lago di Baratz e Pineta di Porto Ferro.
Difficoltà: facile – Lunghezza: 10 km ad anello – Durata: 3 ore
Un trekking pianeggiante e rilassante che si sviluppa intorno all’unico lago naturale della Sardegna, a pochi minuti d’auto da Sassari. Il sentiero attraversa boschi di pini marittimi, eucalipti e lecci, lambendo le dune di Porto Ferro. La zona è un paradiso per birdwatcher: aironi, folaghe e, in certi periodi, cormorani si lasciano osservare in silenzio. Il percorso è ben segnalato e adatto anche a bambini. La possibilità di concludere con un bagno nella baia sabbiosa lo rende perfetto per le escursioni estive.
4. Trekking al Monte Forte (Tissi).
Difficoltà: media – Lunghezza: 7 km A/R – Durata: 2,5 ore
Monte Forte è una delle alture più significative del Sassarese per posizione e valore storico. Il sentiero parte dal paese di Tissi e si inerpica tra macchia mediterranea e antichi muretti a secco. In cima si trovano i resti di una fortificazione nuragica e una vista straordinaria sulla valle del Riu Mannu. Nei giorni limpidi si scorge anche il profilo di Castelsardo. È un percorso che regala soddisfazioni paesaggistiche e apre una finestra sulla Sardegna preistorica.
5. Valle di Badde Tolta e Dolmen di Monte d’Accoddi.
Difficoltà: facile – Lunghezza: 12 km ad anello – Durata: 3-4 ore
Un itinerario che coniuga escursionismo e archeologia. Si parte nei pressi della pianura di Ottava, tra uliveti secolari e campi coltivati. La prima tappa è il monumentale dolmen di Monte d’Accoddi, unico nel suo genere in tutto il Mediterraneo, con la sua struttura a gradoni che ricorda una ziqqurat mesopotamica. Da qui si entra nella valle di Badde Tolta, un corridoio verde silenzioso dove si alternano querceti e praterie. L’escursione è priva di grandi dislivelli e adatta a chi cerca una camminata immersiva e culturale.
Itinerari di trekking a Sassari, esperienza sensoriale.
Il trekking nel territorio di Sassari è un invito a riscoprire la Sardegna più autentica. Lontani dalla frenesia e dal turismo stagionale, questi cinque percorsi sono un patrimonio da vivere con lentezza e rispetto. Offrono non solo panorami incantevoli, ma anche la possibilità di entrare in contatto con un modo di vivere più armonico, dove ogni passo racconta una storia. E dove, forse, si può ancora camminare per il piacere di perdersi.