Il ristorante Giamaranto di Sassari compie 40 anni: tutto iniziò nell’83 in viale Dante, ma dal ’96 si trova nella sua sede di via Alghero, 69. “Tutto ha inizio per merito dei fratelli Gianni e Amedeo Deiana e delle rispettive mogli Marinella e Antonella – raccontano dal Giamaranto -. Originari di Esterzili, dopo aver maturato alcune esperienze nella Milano da bere di quelle stagioni, decidono di avviare un locale nella promettente e florida cittadina di Sassari”.
La storia del Giamaranto
La sua prima apertura risale al 1983, collocandosi in viale Dante all’angolo con via Torres, cuore pulsante della movida locale, e riporta l’acronimo dei suoi fondatori: Gianni, Amedeo, Marinella e Antonella. “Fin dal principio propone piatti della tradizione ogliastrina, come le paste fresche, insieme a creazioni all’avanguardia. Che mostrano un legame con il territorio e con la sua sostenibilità come scelta naturale e tratto distintivo del ristorante – spiegano -. La cultura artigianale, rappresentata attraverso il gusto e la manualità, insieme all’atteggiamento rigoroso e garbato, si rivelano già allora straordinari. È questa la formula vincente in un’epoca in cui non solo una buona tavola. Bensì l’ordine, l’eduzione e le buone maniere erano, già di per sé, un ottimo biglietto da visita.
“L’inizio fu pertanto un successo, tale da divenire in poco tempo il salotto raffinato della città, luogo di ritrovo per intellettuali e personalità lungimiranti. Che crescevano insieme alla medesima capacità del locale di innovare e stimolare l’appetito dei suoi visitatori. È nel 1996 che, dopo alcuni mesi di ristrutturazione, viene inaugurata la nuova collocazione in via Alghero 69, al pian terreno di una palazzina d’epoca. Presentando un aspetto rinnovato che impresse quell’unicità e quell’aspetto aureo che sembrano non aver mai perso il loro fascino nel tempo”.
Il restyling e gli interni
“Il restyling è stato curato da artisti attivi nel territorio di fama internazionale. Fu il celebre architetto Jean Cloud Lesuisse, conosciuto in tutto il mondo per la sua capacità di trovare legami profondi tra arte creativa e natura e per aver plasmato numerose strutture della Costa Smeralda, a conferire un carattere originale quasi fiabesco agli spazi. I richiami più evidenti sono rappresentati dalle mura e dalle loro aperture ad ampio respiro. Che ci guidano in una dimensione sognante attraverso movimenti fluidi ed avvolgenti, linee morbide e sinuose, colori pastello e pietre naturali. Enfatizzati da giochi di luci e ombre che non lasciano all’occhio il tempo di fermarsi. Lo sguardo è attirato da dettagli studiati in maniera maniacale, come le particolari applique in vetro che regalano una romantica atmosfera luminosa ed arabeggiante“.
“Le pareti divennero presto la tela del pittore sardo Tore Spanu, che imprime la sua energia poetica attraverso simboli naturalistici e colori della bella isola, tutt’oggi vivaci e catalizzatori di emozioni esistenziali. Come una vera galleria d’arte, il locale espone tutt’ora la collezione “Il mare di sotto” dell’autore sassarese Renato Fancellu. Che dedicò al mare, quale simbolo di libertà, una serie di opere. Immergono il pensiero verso creature dell’habitat sottomarino che rischiano l’estinzione, come la balena ma anche la flora marina. L’ambiente si divide in due sale per un totale di 60 coperti distribuiti su antichi tavoli e sedie in legno massello di un verde menta ludico, quasi un invito ad abbandonarsi alla spensieratezza che offre il convivio”.
Il Giamaranto adesso è nelle mani di Antonello Casula, chef-patron del ristorante, assieme ai due soci Roberto Pitzalis e Massimiliano Ruiu, entrambi responsabili di sala.