Alla scoperta di Giovanni Cherchi lo stilista di Ittiri.
Dalla passione per le radici alla valorizzazione della bellezza autentica. Il percorso di Giovanni Cherchi, stilista e sarto originario di Ittiri, è un viaggio nella memoria e nell’identità della Sardegna. Il suo lavoro si concentra sullo studio dell’abito tradizionale, di cui analizza ogni dettaglio, restituendone la grazia e la forza attraverso il volto delle donne sarde.
L’ultimo evento si è svolto a Bosa, dopo le precedenti tappe al Parco di Porto Conte e a Sassari. In queste occasioni Cherchi ha voluto mettere in risalto l’espressione delle donne ritratte durante i gesti della vita quotidiana, richiamando le parole di Maria Carta: “Per la strada cantavo sempre, i pastori quando mi sentivano dicevano oggi Maria è di fiume… Quando avevo paura, correvo e cantavo. Ho sempre detto che scacciavo le ombre dalla mia strada solo attraverso la mia voce”.
Volti fasciati da bende e incorniciati da fazzoletti e scialli diventano così simboli di una femminilità forte e insieme delicata. Quelli delle donne sarde, nelle loro vesti tradizionali, non sono volti qualunque: esprimono una bellezza autentica, antica e profonda. Anche le figure più giovani, indossando quei costumi, per un istante si trasformano in icone della sardità, in eredi di una lunga storia di eleganza e orgoglio.
Grazia Deledda, descrivendo le cuffie poste sotto le bende, ricordava come questi accessori potessero cambiare l’espressione di un volto, conferirgli grazia e dignità. Le bende, i copricapi, le cuffie e i fazzoletti, avvolgendo i lineamenti, ne esaltano la dolcezza e la fierezza, raccontando una bellezza vissuta e consapevole. Sono sguardi fermi, diretti, capaci di catturare e di comunicare senza parole l’essenza della tradizione. In quei tratti arcani e affascinanti si riflette l’anima più autentica della Sardegna, che attraverso l’abito tradizionale tramanda arte, cultura e identità.
Proprio da questi volti nasce per Cherchi lo stimolo a studiare e reinterpretare l’abbigliamento tradizionale. I costumi del Logudoro e, più in generale, del territorio sassarese rappresentano per lui un’espressione unica di eleganza e di storia artigianale, testimonianza viva dell’identità culturale e sociale delle comunità isolane.
L’abbigliamento femminile, con i suoi tessuti pregiati, i ricami e le finiture raffinate, racchiude il sapere di generazioni di artigiani. Ogni abito è il risultato di un mestiere paziente e sapiente, di un lavoro minuzioso che unisce tecnica e passione.
Gli abiti tradizionali sardi sono dunque molto più di un segno estetico. Sono espressione di identità collettiva e testimonianza di una bellezza che si rinnova nel tempo. Nei gesti delle artigiane e nei volti delle donne che li indossano rivive l’essenza di un’isola capace di custodire le proprie tradizioni e di trasformarle in arte.