Tentata strage a Ozieri, il 64enne resta in carcere

Carcere Bancali Sassari rumeno

Resta in carcere il 64enne di Ozieri.

Una trappola potenzialmente esplosiva, realizzata con un sistema wireless collegato a bombole di gas e predisposta all’interno di una palazzina nel rione sassarese di Tramentu, ha condotto all’arresto e alla detenzione in carcere a Bancali di un uomo di 64 anni. Il gesto, che ha attirato sul posto i carabinieri, avrebbe potuto avere conseguenze gravissime se il dispositivo fosse stato attivato, ma l’indagato ha dichiarato in aula di non aver mai avuto intenzione di provocare una deflagrazione.

Davanti al giudice, l’uomo ha ammesso la paternità dell’ordigno, sostenendo però che si sarebbe trattato di una dimostrazione, motivata da un sentimento di persecuzione da parte dell’Arma. Un sentimento che non è nuovo: appena due settimane prima, infatti, il 64enne era stato condannato a nove mesi di reclusione e a una sanzione pecuniaria di 3.500 euro per aver danneggiato la lapide dedicata al carabiniere Walter Frau, ucciso nel 1995 a Pedesemene insieme al collega Ciriaco Carru in un agguato della criminalità organizzata.

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