Condannato un 42enne di Ploaghe.
A Sassari si è concluso il processo per l’aggressione avvenuta un anno fa a Ploaghe, quando un uomo di 42 anni aveva colpito la madre 71enne con calci e pugni, tentando di strangolarla. Il tribunale ha inflitto una condanna a 4 anni e 10 mesi, respingendo la richiesta di 17 anni avanzata dalla procura.
La vicenda ha messo in luce una condizione di fragilità psichica dell’imputato, aggravata dall’abuso di alcol. L’uomo, che lavorava all’estero e tornato in paese, aveva subito pochi giorni prima un trattamento sanitario obbligatorio. Dopo l’aggressione, ha distrutto suppellettili e poi allertato il 112, venendo arrestato e da allora detenuto a Bancali.
La Procura aveva contestato anche maltrattamenti continuati dal 2019, ma la difesa ha evidenziato come l’uomo non convivesse con la madre e fosse spesso all’estero. Testimonianze e perizia psichiatrica hanno evidenziato disturbi schizoidi e comportamenti autolesionistici, pur confermando la capacità di intendere.
Alla fine il tribunale ha assolto l’imputato dall’accusa di maltrattamenti e derubricato il tentato omicidio in lesioni aggravate, condannandolo a 4 anni e 10 mesi, con la misura di libertà vigilata prevista al termine della pena.




