A Porto Torres si celebra la Giornata della Memoria col cantante dei Têtes de Bois

Andrea Satta

La Giornata della Memoria a Porto Torres.

Mercoledì 25 gennaio, in occasione dell’imminente Giornata della Memoria, che si celebra il 27, Andrea Satta, cantante solista della band Tête de Bois, presenta il suo romanzo “La fisarmonica verde” (Mondadori), la storia di un figlio che cerca di ricostruire la storia del padre internato in un campo di concentramento.

L’appuntamento è al Palazzo del Marchese, a Porto Torres, alle 18. L’evento è organizzato da Lìberos col Comune di Porto Torres in collaborazione con la libreria Koinè Ubik della città e col festival Liquida. Il giorno dopo, giovedì 26, l’autore incontrerà le studentesse e gli studenti della scuola media di Codrongianos alle 9 e a Sassari alle 11:30 al Polo Tecnico Devilla quelli delle scuole superiori.

La trama del libro.

Anche se si è svegliato alla solita ora, oggi Lao può fare colazione con calma. Non lo aspetta la scuola, ma un lungo viaggio con il padre. La meta è lontana, in Germania, quasi al confine con la Polonia: un campo di concentramento nazista, in cui fu rinchiuso nonno Gavino, tanto tempo fa. Sarà un vero viaggio nella memoria, durante il quale papà Andrea scioglierà la matassa dei ricordi che legano nonno, padre e figlio. Sullo sfondo ci sono la Sardegna degli anni Trenta, storie d’amore e di vendetta, e la Roma del dopoguerra, in cui la vita rifiorisce; in primo piano la Seconda guerra mondiale nel suo momento peggiore. Nonno Gavino, soldato italiano considerato traditore dopo l’8 settembre, viene costretto a salire su un treno e deportato a Lengenfeld. Qui conosce fame, fatica e umiliazione. Di ritorno dal lager, porta con sé una fisarmonica verde e un segreto racchiuso nella sua anima ferita. La storia di un uomo normale, non un eroe, e delle sue scelte coraggiose. Il racconto di un padre al figlio, perché senza memoria non ci può essere futuro.

Chi è Andrea Satta.

Andrea Satta è il cantante dei Têtes de Bois e fa il pediatra nella periferia romana. Questo mondo di cose concrete, bellissime, a volte difficili, gli consente di mantenere un rapporto con la vita reale e caratterizza la parte fantasiosa della sua opera. La casa della sua infanzia affacciava sul deposito dei tram e la mamma gli leggeva come favola della buonanotte I promessi sposi. A 8 anni viene selezionato per lo Zecchino d’Oro, ma la sobrietà familiare fa naufragare il progetto. È travolto da grandi passioni: la bicicletta, la geografia, la poesia e Léo Ferré. Con la sua band vince tre Targhe Tenco. Tra gli eventi da lui ideati: il Palco a Pedali, Stradarolo, Mamme Narranti.

Condividi l'articolo