Campo nomati di Porto Torres, il Comune conferma la chiusura. E la prima famiglia rom se ne va

Il campo rom di Ponti Pizzinnu.

È stata individuata la soluzione abitativa definitiva per una delle tre famiglie del campo rom, che lascerà per sempre la struttura di Ponti Pizzinnu. Sono in corso anche le trattative per il trasferimento delle altre due famiglie. L’interlocuzione tra l’assessorato alle Politiche sociali, i nuclei di etnia rom e i privati che metteranno a disposizione gli spazi abitativi è in fase avanzata. L’amministrazione comunale punta al più presto a chiudere il campo rom, attraverso i fondi ad hoc individuati tramite un progetto preparato lo scorso anno dagli uffici comunali e finanziato dalla precedente giunta regionale.

“Continua il percorso virtuoso che dopo quasi quarant’anni ci consentirà di risolvere il problema dei campi rom a Porto Torres rispettando la dignità delle persone e tutelando i minori. Una delle tre famiglie ha trovato autonomamente una soluzione abitativa in un’altra città con i fondi che abbiamo ottenuto. Sono stati predisposti gli atti amministrativi per il trasferimento dei finanziamenti. Secondo quanto previsto dal progetto la famiglia dovrà lasciare pulito il proprio spazio concesso fino ad oggi nel campo rom, differenziando i rifiuti”, sottolinea l’assessora alle Politiche sociali Rosella Nuvoli. L’assessorato sta seguendo anche le trattative in corso tra le ultime due famiglie rimaste a Ponti Pizzinnu e i privati.

“La progettazione avviata più di un anno fa con i nostri uffici è mirata alla chiusura del campo, obiettivo che l’amministrazione si è posta sin dall’inizio del mandato. Per questo già tre anni fa abbiamo iniziato a censire la popolazione realmente residente, avviando un progressivo abbattimento delle baracche che erano state costruite poco dopo la realizzazione della struttura. Gli abitanti sono passati così da novanta a poco più di venti. Il nostro progetto prevede una responsabilizzazione dei capi famiglia: oltre all’obbligo di pulire la propria area prima di lasciare il campo, sono loro che devono dimostrare all’amministrazione la volontà di impegnarsi a cercare una dimora alternativa”, prosegue Nuvoli.

Nonostante la disponibilità dei finanziamenti e l’impegno “che abbiamo effettivamente riscontrato, non è comunque semplice per le famiglie rom trovare una soluzione abitativa presso spazi privati, ma stiamo lavorando insieme per chiudere questa partita entro breve. Ci sono stati assegnati fondi anche per risolvere il problema abitativo di queste famiglie – conclude Nuvoli – che useremo per ripristinare la legalità e restituire il patrimonio pubblico alla comunità”.

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