Porto Torres diventa più sicura con l’arrivo del nuovo defibrillatore

Il nuovo defibrillatore a Porto Torres.

In questi giorni, a Porto Torres, è stato inaugurato il nuovo defibrillatore acquistato dallo Studio Nali e posizionato in via Libero Grassi. Lo strumento è disponibile per i cittadini nel caso di arresto cardiaco nelle vicinanze. L’iniziativa si è avvalsa della preziosa collaborazione di Angelo Pirino, docente e istruttore nazionale dell’associazione nazionale Re-Heart, nonché titolare del Centro di Formazione Progetto Sicurezza con sede a Porto Torres luogo in cui ha sede Re-Heart.

La cultura del primo soccorso.

“Come azienda e associazione stiamo lavorando per sensibilizzare e promuovere la cultura del primo soccorso e l’importanza del saper intervenire in caso di arresto cardiaco iniziando sin dai bambini e adulti – afferma Pirino -. Come istruttore ho iniziato a promuovere diversi progetti come ad esempio il trekking cardio protetto, ma in particolar modo il condominio cardio protetto, considerando che tante sono le morti che avvengono dentro le mura di casa. In Italia contiamo circa 60mila morti per arresto cardiaco, circa 274 decessi al giorno e 11 ogni ora. L’80% di queste persone si potrebbero salvare se chiunque avesse le capacità per saper intervenire in modo corretto utilizzasse un defibrillatore semiautomatico“.

Chi è Re-Heart.

È un’associazione costituita nel maggio 2014 in provincia di Torino, nel Comune di Lusigliè, valle del Canavese, da un gruppo di operatori ed istruttori che hanno preso a cuore il progetto. Ad oggi è presente in tutto il territorio nazionale.

L’acquisto del defibrillatore a Porto Torres.

Lo Studio Nali ha voluto condividere con molto entusiasmo e piacere il progetto. Proponendo prima la formazione ai condomini e successivamente l’acquisto del defibrillatore. Lo strumento è posizionato all’interno di una teca che ne garantisce un costante controllo della temperatura così da garantirne la perfetta funzionalità. È registrato in Areus cosi da trovarlo tramite un’applicazione ben dettagliata.

“Come associazione e come istruttore puntiamo a rendere la città di Porto Torres un esempio della cultura del primo soccorso non limitandoci solo ai corsi quando si è obbligati. E soprattutto non aspettiamo ad avere un decesso di un parente o un conoscente per capire l’importanza del corso salva vita. In caso di arresto cardiaco i secondi sono preziosissimi – afferma Pirino -.

La rianimazione cardiopolmonare.

“Con la rianimazione cardiopolmonare precoce possiamo garantire un minimo di circolo al cuore e cervello e quindi una ossigenazione di emergenza che riduce il rischio di danni celebrali irreversibili dovuti all’anossia, inevitabile durante l’arresto cardiaco. È importante ricordare che i primi danni celebrali iniziano dopo solo 4 minuti di assenza di circolo e dopo 6 minuti i danni celebrali diventano irreversibili. Quindi ribadiamo l’importanza del conseguire il corso con una preparazione teorico pratica seguendo i 5 anelli che costituiscono la catena della sopravvivenza, che sono riconoscimento e allarme immediato, rianimazione cardiopolmonare, defibrillazione precoce, rianimazione avanzata precoce e trattamento immediato del post arresto cardiaco – prosegue Pirino -. Vorrei che si iniziasse a sensibilizzare l’argomento già all’interno delle scuole perché se non vi è una partenza dai più giovani il nostro lavoro sarà difficoltoso. Tengo a precisare che chiunque prende l’abilitazione Blsd-Pblsd potrà beneficiare di un punteggio a proprio favore in caso di concorsi pubblici e crediti formativi per gli studenti”.

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