Lo sciopero dei dipendenti Eni a Porto Torres.
Mattinata di protesta domani, lunedì 10 novembre, nell’area industriale di Porto Torres, dove i lavoratori del deposito Eni incroceranno le braccia e manifesteranno davanti ai cancelli dell’impianto. Lo sciopero, accompagnato da un presidio, è stato promosso dalle segreterie territoriali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, che denunciano una gestione aziendale ritenuta insostenibile e potenzialmente rischiosa per la sicurezza del sito.
Le sigle sindacali segnalano una grave carenza di personale, con il numero degli operatori ridotto della metà a causa del mancato rinnovo di alcuni contratti a termine e del trasferimento di altri addetti verso stabilimenti del Nord Italia. Una scelta che, secondo le organizzazioni dei lavoratori, costringe il personale rimasto a sostenere carichi eccessivi e mette a rischio la piena funzionalità dell’impianto.
I rappresentanti delle tre sigle hanno espresso forte preoccupazione anche per le conseguenze che una simile politica potrebbe avere sul futuro produttivo del sito e sull’occupazione nel territorio. Dopo un tentativo di confronto giudicato infruttuoso con i vertici aziendali, le segreterie territoriali hanno deciso di confermare le giornate di sciopero già annunciate per il 10 e 14 novembre, riservandosi ulteriori iniziative di mobilitazione nelle prossime settimane.





