Il forte vento distrugge la croce sopra la chiesetta di Balai a Porto Torres

Il forte vento ha sradicato la croce di Balai vicino.

Non è la prima volta, e probabilmente non sarà l’ultima, che la croce sopra la chiesetta di Balai, a Porto Torres, cede alla furia del vento. Il fatto si è ripetuto ieri, quando, in seguito alle forti raffiche l’effige sacra è caduta all’indietro.

La struttura attende da anni interventi di messa in sicurezza ben più complessi. Le infiltrazioni d’acqua dovute a piogge e mareggiate, continuano ad aumentare i danni all’edificio di culto. Per evitare ulteriori deterioramenti, poco più di un anno fa, il Comune aveva ricevuto un finanziamento regionale da 1 milione e 500mila euro. Ad oggi, i lavori non sono ancora iniziati.

La chiesetta, chiamata dai turritani Balai Vicino, è stata costruita su una roccia a picco sul mare. Il luogo, secondo la tradizione, fu la prima sepoltura dei tre martiri San Gavino, Proto e Gianuario, patroni di Porto Torres e dell’arcidiocesi di Sassari. I corpi arrivarono dopo la decapitazione avvenuta, a breve distanza, a Balai Lontana. Il culto è ancora vivo nel territorio e ogni anno, a maggio, i simulacri in legno del XVII secolo vengono trasportati in processione dalla basilica fino alle tombe di Balai vicino. Qui rimangono fino al giorno di Pentecoste, quando un’altra processione le riporta nella chiesa a loro dedicata nel centro cittadino.

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