Tendopoli coi camper a Porto Palmas, sanzioni per 4mila euro

Camper abusivi a Porto Palmas, multe e controlli della Polizia locale

Le multe ai camper abusivi di Porto Palmas,

Non è più soltanto una questione di decoro, ma di sicurezza e di rispetto per un territorio fragile e prezioso come quello dell’Argentiera e di Porto Palmas. Negli ultimi giorni alcuni residenti, preoccupati per il crescente degrado, hanno deciso di rivolgersi alla Polizia locale, chiedendo un intervento immediato per fermare una pratica che minaccia ambiente e vivibilità della zona.

Secondo le segnalazioni, decine di camper, quasi tutti con targa straniera, avevano trasformato scogliere, costoni e macchia mediterranea in un campeggio abusivo a cielo aperto. Non si trattava soltanto di soste brevi, ma di vere e proprie installazioni: mezzi stabilizzati con i piedini, tende, tavolini, ombrelloni e sedie piazzati in aree dove perfino la semplice sosta è vietata. A peggiorare la situazione, il racconto dei cittadini che hanno denunciato episodi di scarico di acque nere in luoghi non autorizzati e l’approvvigionamento di acqua potabile direttamente dalle fontanelle del cimitero.

L’arrivo della pattuglia ha confermato le segnalazioni. Alcuni camperisti, alla vista delle divise, si sono allontanati in fretta, mentre altri sono stati sorpresi ancora fermi nelle aree interdette. Gli agenti del Comando di via Carlo Felice hanno elevato contravvenzioni per un totale di quattromila euro, che i proprietari dei mezzi hanno pagato subito, senza contestazioni, ammettendo implicitamente di essere consapevoli delle infrazioni commesse. Ulteriori sanzioni sono state inflitte ad altri camperisti sorpresi in zone dove il divieto era chiaramente segnalato.

L’episodio è servito anche da monito: la Polizia locale ha ribadito la necessità di rispettare le regole non soltanto per motivi formali, ma per la tutela di un’area ad altissimo valore naturalistico. L’accampamento irregolare, oltre a compromettere il paesaggio, accresce il rischio di incendi a causa di fuochi e fornelli utilizzati accanto alla vegetazione. Le strutture per la raccolta dei rifiuti, concepite per i bagnanti giornalieri, non sono in grado di smaltire i quantitativi prodotti da chi si ferma per periodi prolungati, con conseguenze in termini di degrado, rischi per la salute e attrazione di fauna selvatica che può rimanere ferita dai sacchi abbandonati. Ancora più pericolosa è la sosta sui costoni e sulle dune, che non solo mette a repentaglio l’incolumità delle persone ma provoca danni irreparabili a spiagge, rocce e pinete. Le norme a difesa dell’ambiente prevedono multe che possono raggiungere diverse migliaia di euro proprio per scoraggiare simili comportamenti.

Condividi l'articolo