Fotovoltaico a Putifigari, Spanedda frena: “Applicheremo la legge regionale”

Impianto fotovoltaico a Putifigari: L’assessore Spanedda chiarisce.

L’Assessore regionale degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica, Francesco Spanedda, è intervenuto per fare chiarezza sull’iter del progetto fotovoltaico a Putifigari, la cui valutazione di impatto ambientale (VIA) ha recentemente ricevuto un esito positivo dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE). L’assessore ha sottolineato che l’approvazione ministeriale non costituisce in alcun modo l’autorizzazione definitiva per la realizzazione dell’impianto, ma rappresenta piuttosto una fase preliminare.

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Spanedda ha precisato che l’esito della VIA si limita a individuare i limiti e le prescrizioni che un eventuale progetto, qualora venisse presentato per l’autorizzazione unica, dovrà rigorosamente rispettare. Nel caso specifico di Putifigari, le condizioni imposte sono significative, includendo il dimezzamento della superficie inizialmente proposta e l’ottemperanza a oltre 50 prescrizioni, alcune delle quali di notevole rilevanza. L’Assessore ha inoltre ricordato che l’iter non è concluso e che, in passato, le condizioni poste in sede di VIA hanno già portato i proponenti a rinunciare al progetto. Qualora si proceda con la richiesta di autorizzazione unica, gli Enti deputati, compreso il Comune, valuteranno il progetto in tutti i suoi dettagli in una successiva conferenza di servizi.

Riguardo l’estensione dell’impianto, Spanedda ha smentito le cifre circolate, affermando che a seguito del dimezzamento della potenza e della superficie, si parla di circa 35 ettari effettivi e non 100. L’Assessore ha poi sollevato un punto critico in merito all’applicazione delle normative regionali. Nonostante la Legge Regionale 20/2024, che disciplina le aree idonee e non idonee per gli impianti a fonti rinnovabili (FER) in Sardegna, sia pienamente vigente e operativa, il MASE ha ammesso, a pagina 7 del Decreto di approvazione VIA, di non averla applicata in questa fase preliminare. Spanedda ha espresso la convinzione che sia un fatto grave che la normativa regionale non sia stata integralmente considerata già in fase VIA, come pure previsto, ma ha assicurato che nelle successive fasi di valutazione, che comprendono le autorizzazioni regionali e la conferenza di servizi, tutte le norme regionali in materia saranno fatte valere con determinazione.

L’Assessore ha anche voluto respingere le ipotesi di ritardi o di “silenzio assenso” da parte della Regione. Una lettura attenta dei documenti, ha spiegato, evidenzia che la Direzione Generale dell’Urbanistica ha presentato le proprie osservazioni al Ministero in più occasioni a partire dal 2022. Nell’ultima consultazione, in particolare, la documentazione da parte del Ministero è stata trasmessa alla Regione il 16 aprile, oltre il termine previsto dell’8 aprile e appena il giorno prima della decisione finale della Commissione VIA. Il ritardo, dunque, è imputabile esclusivamente al Ministero, non alla Regione Sardegna né all’Assessorato di competenza. Nonostante i termini tecnicamente scaduti per cause non regionali, la Regione ha comunque inviato le ulteriori osservazioni dovute, tant’è che nell’istruttoria ministeriale non risultano osservazioni rigettate.

In conclusione, Spanedda ha ribadito che l’impianto non è autorizzato per la sua realizzazione, mancando le necessarie autorizzazioni regionali e comunali. La Regione e il Comune di Putifigari sono fermamente intenzionati a esercitare appieno le loro competenze in materia di tutela del territorio, paesaggio, vincoli archeologici, paesaggistici e urbanistici, garantendo una valutazione accurata e completa in tutte le fasi che seguiranno.

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