Addio al Reddito di Cittadinanza, anche in Sardegna scatta la rivoluzione

Come cambierà il Reddito di Cittadinanza in Sardegna.

Il Reddito di Cittadinanza, anche in Sardegna, è destinato a cambiare. Tale sussidio è destinato a pochi, come ha confermato, anche poche ore fa, il ministro del Lavoro Marina Calderone. Al posto dell’assegno ideato dai pentastellati nel primo governo guidato dall’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, vi saranno delle politiche attive e di accompagnamento al lavoro più rispondenti alle esigenze di mercato. I dettagli del provvedimento, che prenderà vita a fine anno, non sono stati ancora anticipati, ma la polemica politica è già in fermento.

Il Reddito di Cittadinanza fino a luglio per gli occupabili.

Nell’anno corrente gli occupabili riceveranno il sussidio fino a luglio, poi più niente. Da agosto tutto cambierà. A rinunciare saranno quelli di un’età compresa tra i 18 e i 59 anni, e che nel loro nucleo familiare non hanno minorenni, disabili e persone con più di 60 anni. Tutti loro in questi 7 mesi dovranno seguire un corso di formazione, o “riqualificazione professionale“, pena la perdita del sussidio. In tale fascia i coinvolti dalla riduzione potranno essere almeno 400mila persone.

Quanti rischiano di perdere il sussidio entro il 2023.

Altresì perderanno il sussidio nell’anno corrente, il 2023, anche quelli di un’età compresa tra i 18 e i 29 anni che non hanno completato gli studi della scuola dell’obbligo. La misura, tuttavia, potrà essere rivista qualora i compresi in tale fascia d’età decidano di ritornare sui banchi e completare il ciclo scolastico, almeno fino al diploma. Nel frattempo l’importo per il mese di febbraio verrà saldato tra lunedì e martedì. Inoltre il rinnovo dell’Isee potrebbe comportare aumenti o diminuzioni sulla percezione del sussidio.

Condividi l'articolo