La Sardegna al voto per il referendum.
Domenica 8 giugno gli italiani saranno chiamati alle urne per cinque referendum abrogativi che riguardano tematiche di grande rilevanza sociale e lavorativa. I seggi, anche in Sardegna, apriranno alle 7 del mattino e rimarranno accessibili fino alle 23, mentre lunedì 9 giugno sarà possibile votare dalle 7 alle 15. Perché il referendum sia valido, è necessario che almeno il 50% più uno degli aventi diritto partecipi al voto, altrimenti i risultati non avranno efficacia.
I quesiti referendari riguardano principalmente modifiche alle norme sul lavoro e un tema di cittadinanza. Il primo quesito mira a cancellare alcune disposizioni introdotte dal Jobs Act, che limitano la possibilità di reintegro per i lavoratori licenziati senza giusta causa nelle imprese con più di quindici dipendenti, dove oggi è previsto solo un risarcimento economico. Un altro quesito intende abrogare il tetto massimo dell’indennità per i licenziamenti nelle piccole imprese, lasciando al giudice maggiore libertà nel fissare l’ammontare del risarcimento.
Viene inoltre proposto di tornare a regole più restrittive per i contratti a termine, richiedendo giustificazioni specifiche per la loro stipula o rinnovo, e di estendere la responsabilità solidale in materia di sicurezza sul lavoro anche all’impresa committente in caso di infortuni o malattie professionali di lavoratori di appaltatori o subappaltatori privi di copertura assicurativa. Infine, un quesito propone di ridurre da dieci a cinque anni il periodo di residenza necessario per ottenere la cittadinanza italiana da parte di cittadini stranieri maggiorenni provenienti da Paesi extra-UE.
I cittadini residenti all’estero possono votare per corrispondenza, mentre chi si trova temporaneamente fuori sede per motivi di lavoro, studio o salute può richiedere il voto a domicilio. Per esprimere il proprio voto è necessario presentarsi al seggio muniti di documento d’identità e tessera elettorale, votando con un sì o un no a ciascun quesito. Questa consultazione rappresenta un momento importante per il paese, chiamato a pronunciarsi su questioni che incidono profondamente sui diritti dei lavoratori e sull’inclusione sociale.