La calciatrice sedicenne ittirese Angela Congia è stata convocata in Nazionale.
La promessa del calcio sassarese è donna. Anzi ragazza, e porta il nome della sedicenne ittirese Angela Congia studentessa del Polo Tecnico Devilla. In prima squadra con la Torres femminile da quattro mesi Angela è appena ritornata dalla Slovenia dove ha vestito per la seconda volta la maglia della Nazionale italiana under 17: “Nel secondo incontro con l’Estonia – ci spiega – sono partita titolare. È stata un’emozione straordinaria ascoltare l’inno di Mameli”. Con lei in campo le azzurrine vincono 7 a 0, avvalendosi del suo stile “alla Andrea Pirlo”, l’ex regista, tra gli altri, di Juve e Milan: “Mi piace di più far segnare che farlo io stessa. Magari conquistando la palla, dribblando l’avversaria e, con un passaggio filtrante, mandando in gol una compagna“.
Detto così sembra facile ma, a parte il talento, serve allenarsi sei giorni su sette nel campo di San Paolo a Carbonazzi, fare avanti e indietro da Ittiri in pullmann e affrontare i compiti scolastici. “Mi organizzo al meglio che posso e mi metto a studiare appena torno dal lavoro con la Torres”. Una costanza che sta producendo dei risultati come testimonia la dirigente del Devilla Nicoletta Puggioni: “Questa ragazza ha solo un sette, tutti gli altri voti sono otto e dieci“. Per quanto riguarda la scuola rossoblù la promozione è arrivata da mister Giuseppe Marino che l’ha fatta esordire a dicembre durante il match per poi schierarla dal primo minuto nell’ultima partita: “Mi ha detto di stare tranquilla – rivela la giovane calciatrice – e di fare quello di cui sono capace. E’ molto comprensivo e mi sta facendo crescere tantissimo così come le mie compagne di squadra più grandi di me”.
Per Angela, che ha scoperto la sua vocazione calcistica già a cinque anni, gli obiettivi sono alti: “Non mi fermerò qui, voglio arrivare al massimo”. Alla serie A? “Magari!”, risponde lei che è già ‘attenzionata’ dai talent-scout del football femminile. Un’altra metà del cielo che aspira ad avere la stessa considerazione degli uomini: “Anche noi siamo importanti, non abbiamo nulla di meno rispetto a loro. Quando ci giochiamo contro gli facciamo gol“. E se è forte l’aspirazione a diventare una calciatrice professionista, Angela ha però pronto un piano b: “Laurearmi alla facoltà di architettura”. Intanto si appassiona a materie come topografia e matematica. “Mi piace anche ‘costruzioni’ dove simuliamo al pc la progettazione di un edificio“. Non molto diverso, seppure sul piano teorico, dell’avvio di un’azione che porterà il pallone a insaccarsi dietro le spalle dell’estremo difensore avversario. Geometria lineare condita di estro che Angela Congia sta imparando con la rapidità di chi vuole bruciare le tappe sul rettangolo di gioco.