A Sassari bar, ristoranti e hotel cercano il rilancio dopo il coronavirus

La nuova associazione Pensa.

C’è un nord Sardegna che ha voglia di normalità, nonostante tutto e nonostante il coronavirus. Parte da Sassari l’iniziativa che coinvolge una molteplicità di aziende quali bar, ristoranti, strutture alberghiere, che hanno deciso di riunirsi in un’associazione, P.E.N.SA (acronimo di pubblici esercizi nord Sardegna), con l’obbiettivo di fare proposte concrete per il rilancio del settore.

“Ci siamo messi a lavoro per far nascere qualcosa di concreto, noi crediamo fortemente in una ripartenza e non ci scoraggiamo”, afferma Roberto Sias, giovane imprenditore sassarese. Il tutto ha inizio con la creazione di un gruppo Whatsapp da parte di Sias insieme alla collaborazione di altri due miei colleghi, Marco Porqueddu e Antonio Paoni, nel quale sono stati riuniti vari imprenditori del settore. In poche ore il gruppo ha raggiunto 450 iscritti. I soci fondatori sono 12 e provengono da Sassari, Sorso, Alghero.

Il prossimo passo sarà la presentazione di un Documento unitario, dove saranno evidenziate le maggiori criticità che le attività del settore stanno affrontando in questo periodo di chiusura totale, nonchè possibili soluzioni e interventi, rivolti alle amministrazioni locali e regionali.

Tra le proposte presentate c’è un sostegno alle aziende con accesso ai fondi, un indennizzo per mancati introiti in base al fatturato dell’anno precedente, la sospensione dei versamenti tributari (Tari, Tasi, Tosap),  garanzie per la cassa integrazione ai dipendenti, aumento proporzionale del suolo pubblico per garantire distanze di sicurezza e non ultimo, aiuti finanziari per l’acquisto di DPI e sanificazioni.

“Il nostro proposito – conclude Sias – è quello di proseguire con le nostre iniziative, oltre il periodo di emergenza, e siamo proiettati verso un futuro in cui crediamo , per collaborare e lavorare a stretto contatto, in vista di obbiettivi comuni. Tutto questo non può e non deve fermarci”.

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