L’anno difficile non spegne l’ottimismo di Campus: “Gli investimenti per ripartire”

Il bilancio dell’anno del sindaco Campus.

Bilancio di fine anno per il sindaco di Sassari Gian Vittorio Campus e la sua giunta. Un 2020 condizionato dalla tragedia pandemica sintetizzata dal primo cittadino con un numero inequivocabile: 370 i morti in più dal 2019 in città, e 284 soltanto nella seconda ondata del covid 19. Cifre tragiche con pesanti ricadute su tutti i settori, dai Servizi sociali fino al Bilancio che quest’anno, nelle proprie casse, registra 6milioni e 669mila euro in euro in meno per Imu, Tari e addizionali irpef non versate.

L’emergenza sanitaria non ha però fermato l’azione della consiliatura. “Non abbiamo limitato niente”, sottolinea infatti Campus plaudendo agli sforzi della macchina amministrativa che l’ha “supportato e sopportato”. Molti gli investimenti annunciati dal sindaco per rimettere in moto la struttura comunale adeguandola alle sfide della modernità: ecco quindi 600mila euro per l’ammodernamento tecnologico degli uffici, ad aggiungersi all’assunzione di 130 unità nel personale per rendere più efficiente Palazzo Ducale.

Poi 28 milioni per il centro intermodale, 6 milioni scovati “col cappello in mano in Regione” per il Palazzetto, dopo il “progetto folle”, così lo definisce Campus, varato dalla precedente consiliatura. Inevitabili le polemiche con i passati decisori politici ora in minoranza che, proprio ieri, hanno attaccato duramente il sindaco tacciandolo di inerzia.

“Io non vado in giro a fare campagna elettorale come altri prima di me”, attacca il primo cittadino prima di riprendere a elencare le somme e i progetti della sua giunta. In particolare, le azioni intraprese per mitigare il rischio idrogeologico in città con l’arrivo di 10 milioni di euro, ministeriali e regionali, soltanto per il Fosso della Noce, più altri stanziati grazie ai buoni uffici dell’assessore al Bilancio della giunta Solinas, Giuseppe Fasolino, per viale Trento.

Per enumerare misure e programmi, il bilancio del sindaco si fa fluviale: oltre un’ora per raccontare anche del nuovo appalto dell’igiene urbana- licenziato dall’assessorato all’Ambiente, il più esposto alle critiche dei cittadini o delle nuove politiche per il settore sportivo con le strutture date in gestione ai privati – vedi lo stadio Sanna con la Torres- affinché le riqualifichino senza che il Comune metta un euro. Ma l’ultimo pensiero del sindaco non è di natura tecnica o contabile ma emotivo rivolgendosi direttamente ai cittadini che rappresenta: bisogna tornare a essere una comunità.

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