Al Convitto Canopoleno di Sassari nasce il Giardino dei Giusti

L’iniziativa a Sassari.

A Gariwo (Gardens of Righteous Worldwide), il Giardino dei Giusti di tutto il mondo di Milano, così come a Gerusalemme nel parco vicino allo Yad Vashem, la memoria è l’elemento cardine. Per non dimenticare la Shoah.

Così i ragazzi del Liceo classico annesso al Convitto Nazionale Canopoleno hanno partecipato, insieme ad altre scuole sassaresi, lo scorso mese di gennaio, al Consiglio comunale solenne per il Giorno della Memoria con un video in cui parole, immagini e musica raccontarono la tragedia della Shoah e la grandezza della scelta di uomini, noti e meno noti.

Accogliendo la mozione della consigliera comunale Virginia Orunesu, che ha chiesto di far nascere anche a Sassari un Giardino dei Giusti, in accordo con i compagni degli altri Licei del Canopoleno, con il rettore, Stefano Manca e i docenti della scuola, pianteranno, domani mercoledì 24 marzo alle ore 11 e 30 un albero all’interno dell’area verde dell’Istituto di via Luna e Sole, per onorare i sette sardi, che salvarono vite a loro rischio e pericolo dopo l’approvazione delle leggi razziali. Un ulivo donato dal Corpo Forestale sarà un angolo d’onore per loro. Per un evento che troverà spazio in mattinata anche nello spazio all’aperto del  Polo tecnico.

E ricordare che la Sardegna è terra di coraggiosi, scegliere di non essere indifferenti, ma invece generosi come sono stati donne e uomini della nostra Isola, è il messaggio, che in questo particolare momento di difficoltà gli studenti dei licei di Via Luna e Sole fanno proprio, ispirati dalle parole di Giorgio Perlasca: “C’era tanta gente che era in pericolo di morire e bisognava fare qualcosa. Potendolo fare, l’ho fatto.”

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