Nuovo bando per il locale commerciale di Monserrato a Sassari.
Il bar-ristorante del parco di Monserrato a Sassari sembra non riscuotere l’interesse di eventuali concessionari. Nonostante le potenzialità della struttura e la posizione strategica, negli ultimi due anni nessun operatore ha risposto ai bandi pubblicati dal Comune per la gestione dell’attività. Un disagio anche per i cittadini che frequentano il parco, costretti a portarsi bevande da casa in assenza di un punto ristoro.
Ora, Palazzo Ducale ci riprova per la terza volta, cercando di rendere più appetibile l’offerta: il nuovo bando prevede una riduzione del canone del 30%. Resta da vedere se questa misura sarà sufficiente per attrarre investitori.
Una storia travagliata.
Sulla carta, la struttura ha tutto per avere successo: un giardino storico monumentale risalente al 1600, la cui riqualificazione è imminente con un investimento di 140mila euro, un ampio parcheggio sotterraneo e una posizione favorevole tra la SS 131 e la città. Tuttavia, la storia racconta un’altra realtà.
Il recupero del parco e della casa colonica, che ospita anche la cappella della Vergine di Monserrat, iniziò negli anni ’90 e si concluse nel 2007. Da allora, la gestione del punto ristoro ha subito continui alti e bassi. Nel 2013, un attentato incendiario ne compromise l’attività. Nel 2014, la chiusura definitiva.
Nel 2021, il Comune pubblicò un bando e la gestione fu assegnata a una società del settore con un rialzo d’asta del 263%, portando il canone mensile a 8.812 euro (poi aumentato a 9.559 per l’inflazione). Dopo ritardi legati alla pandemia, il locale riaprì nel 2022, ma solo per un anno: nell’autunno 2023, i titolari rinunciarono al contratto.
Il nuovo bando.
Dopo due tentativi andati a vuoto, l’amministrazione comunale ha deciso di abbassare ulteriormente il canone. Se nel primo bando era stato fissato a 45mila euro l’anno e nel secondo ridotto del 15%, questa volta lo sconto sale al 30%. Il nuovo canone annuale sarà di 31mila euro, pari a circa 2.640 euro al mese.
Il bando, che sarà pubblicato nei prossimi giorni, riguarda la gestione di una superficie coperta di 420 metri quadri, con una terrazza panoramica di 80 metri quadri affacciata sulle siepi geometriche del parco. Resta ora da vedere se questa nuova offerta sarà sufficiente per far ripartire l’attività e restituire alla città un punto ristoro funzionante.