Condannato il Comune di Sassari.
Il Comune di Sassari dovrà risarcire 22 lavoratori precari, assunti con contratti a termine tra gli anni Ottanta e il 2011, a seguito di una decisione definitiva della Corte di Cassazione. I giudici hanno confermato quanto già stabilito dalla Corte d’Appello di Sassari nel 2023 e nel 2024: i contratti erano illegittimi perché stipulati senza valide motivazioni temporanee, pur riguardando attività con carattere strutturale e continuativo all’interno dell’amministrazione.
Il Comune aveva tentato di giustificare i rapporti di lavoro sostenendo che si trattasse di progetti finanziati dalla Regione, ma la mancanza di ragioni tecniche o organizzative reali, formali e sostanziali ha portato alla condanna definitiva. La Cassazione ha respinto i ricorsi presentati dall’Ente, confermando non solo l’illegittimità dei contratti a termine, ma anche il diritto dei lavoratori a un indennizzo fino a 12 mensilità. Complessivamente, il Comune dovrà versare circa 654 mila euro, compresi i costi legali.
Nonostante le istanze di trasformazione dei contratti in posizioni a tempo indeterminato siano state respinte, il verdetto segna un punto fermo nella tutela del lavoro stabile e coerente con i principi normativi italiani ed europei. I lavoratori coinvolti operavano in ruoli fondamentali, come giardinieri e autisti, con incarichi protrattisi per anni.
