Un centro intermodale all’ex centrale elettrica di Sassari
Dopo anni di abbandono arriva il recupero per l’ex centrale elettrica di Sassari, via al cantiere in via XXV Aprile.
“Oggi il Comune di Sassari ha consegnato ufficialmente le chiavi del cantiere – che include anche l’intervento per il restyling degli spazi esterni circostanti – al raggruppamento temporaneo di imprese che eseguirà l’opera – spiegano dal Comune -. Mandataria è la Lilimi srl, mandante la Cataldi Restauri e Costruzioni srl. Il direttore dei lavori è l’ingegnere Domenico Marcello Sassu, mentre il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione è l’ingegnere Gavino Brau”.
“L’edificio, vincolato dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Sassari e Nuoro, sarà un moderno, funzionale, accogliente, polivalente e accessibile centro intermodale, per connettere la città a quello che diventerà il principale hub di accesso all’ambito urbano. Al suo interno troveranno posto la stazione ferroviaria, quella per i mezzi pubblici su gomma, un parcheggio e la linea principale della metro-tranvia, che collegherà il centro, le periferie, le borgate e, in futuro, si auspica possa arrivare al porto di Porto Torres e all’aeroporto di Alghero. La conclusione dei lavori è prevista tra due anni“.
Il progetto
“Il progetto esecutivo per il restyling da 4 milioni e 800mila euro del fabbricato, che da decenni versa in totale stato di abbandono, è stato realizzato dal raggruppamento temporaneo tra professionisti composto da Archistart Studio e da MB Engineering ed è stato approvato a inizio anno dalla giunta Mascia. Enormi travi in ferro, rispettose dell’identità industriale della centrale elettrica, consentiranno di soppalcare e suddividere in due piani lo spazio interno da circa otto metri di altezza. Distribuite a quel punto su una superficie di circa 600 metri quadrati, troveranno posto al piano terra la hall centrale, la biglietteria, il bar-caffetteria, i servizi igienici e il deposito bagagli, mentre al primo piano sarà realizzato uno spazio polivalente multifunzionale in cui ospitare una sala convegni da 123 posti a sedere e una serie di uffici per il co-working fino a un massimo di 200 persone, o – in alternativa – piccole mostre o esposizioni.
Mascia e l’eredità di Campus
“Dando seguito alle scelte fatte dall’amministrazione che ci ha preceduto, abbiamo optato per la via della continuità amministrativa, per mettere fine a questa incompiuta e consentire alla città di guardare avanti”, spiega il sindaco Giuseppe Mascia. Intendiamo operare allo stesso modo per tutte quelle opere attorno alle quali, a prescindere da chi le ha avviate e quando, la città dibatte da anni senza fare un passo avanti. Questo non è che il primo passo di un intervento con cui ci prefiggiamo di rimarginare una ferita urbanistica inferta alcuni decenni fa a Sassari – conclude il sindaco –. Ridisegnando completamente il suo rapporto con il territorio, che è andato in sofferenza anche per via delle scelte fatte in tema di collegamenti e di trasporti”.
“Il dirigente, i tecnici e gli uffici del settore hanno fatto un lavoro straordinario per completare l’iter della progettazione e per aggiudicare i lavori – afferma l’assessore ai Lavori pubblici, Salvatore Sanna. Questo ci ha permesso di rispettare l’impegno preso con la città, ossia di consegnare il cantiere entro quest’anno, e oggi è il grande giorno. Dopo tanti anni il primo lotto prende vita, ma nel frattempo siamo impegnati per far partire anche gli altri la nostra volontà è di accelerare, di chiudere tutte le partite in sospeso da oltre vent’anni”.




