Il palazzo della Provincia si colora di viola per riflettere sulle nascite premature

La giornata mondiale della prematurità.

L’obiettivo è mettere i neonati pretermine al centro del futuro e assicurare loro una continuità assistenziale quindi una frequenza di accertamenti sanitari almeno sino all’età prescolare. Il piccolo prematuro, infatti, ha necessità di essere seguito in strutture specializzate, come le Neonatologie e Terapie intensive neonatali, ben oltre i primi tre anni di vita. Sono questi i temi sui quali si concentra la “Giornata mondiale della prematurità 2019” che ricorre il 17 novembre e alla quale, anche quest’anno, aderisce la Neonatologia, Tin e Nido dell’Aou di Sassari.

Grazie al patrocinio del Comune di Sassari, alla disponibilità della Provincia di Sassari e al contributo gratuito della ditta Antonio Sisto, la struttura diretta da Giorgio Olzai domenica 17 novembre farà illuminare la facciata dello storico palazzo di piazza d’Italia, colorandola di viola. Gli obiettivi della giornata sono quelli di sensibilizzare le istituzioni, i professionisti e la popolazione sul tema dei neonati pretermine, richiamare il valore dell’assistenza e sottolineare l’importanza della prevenzione dei fattori di rischio che possono favorire il verificarsi della prematurità.

“È importante sapere che – afferma Giorgio Olzai, direttore dell’unità operativa di Neonatologia, Tin e Nido – i bambini nati pretermine presentano elevati rischi di esiti a distanza in ambito neurosensoriale, cognitivo e respiratorio. Ecco perché, è opportuno avviare un monitoraggio costante e accurato delle varie fasi del loro sviluppo, anche con l’azione di particolari protocolli”.

Protocolli che devono prevedere una serie di azioni di follow up e monitoraggio che vedono protagonisti numerosi professionisti. Una vera e propria équipe multidisciplinare composta da un appropriato organico medico-infermieristico: neonatologo, infermiere e neuropsichiatra infantile, ai quali possono aggiungersi anche il fisioterapista, lo psicologo e il neuropsicomotricista e ancora il logopedista, il fisiatra, il pediatra.

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